Lo splendore di Cristo
"La luce splendé nelle tenebre" Gv 1:5. Questa frase dimostra l’opera di Cristo. Esaminando questa frase riguardo all’opera di Cristo espressa come luce splendente, noteremo l’incarnazione nello splendore, il luogo dello splendore e il motivo dello splendore.
L’incarnazione nello splendore. La Parola "splendé" è la traduzione di un termine greco che significa "far apparire … dar luce, risplendere" (W. E. Vine). In questo paragrafo considereremo soprattutto il significato "apparire," perché l’apparizione di Cristo sulla terra fu necessaria per farlo risplendere portando salvezza nelle tenebre. Questa apparizione parla dell’incarnazione. Cristo apparve realmente sulla terra per circa trent’anni per far risplendere in sé la verità gloriosa della salvezza.
Il luogo dello splendore. La luce "splendé nelle tenebre." Cristo si manifestò nel mondo, descritto con la parola "tenebre." Queste tenebre sono un risultato del peccato. Le tenebre e il peccato sono associate: "gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie" Gv 3:19. È per questo che i covi di iniquità, come i pub, le sale da ballo e i night club, sono poco illuminati.
È nelle tenebre che doveva risplendere la luce di Cristo. L’incarnazione avvenne nel posto giusto, perché il mondo aveva un disperato bisogno di luce. Questa verità è messa in luce in una profezia di Isaia riguardo a Cristo: "Il popolo che camminava nelle tenebre, vede una gran luce; su quelli che abitavano il paese dell’ombra della morte, la luce risplende" Is 9:2, (cfr.) Mt 4:16. Le tenebre e la morte richiedevano la luce di Cristo. Quando gli angeli annunciarono la nascita di Cristo ai pastori, fu un simbolo della venuta di Cristo. I pastori erano infatti nelle tenebre della notte quando gli angeli apparvero, ma "la gloria del Signore risplendé intorno a loro" Lu 2:9 e trasformò le loro tenebre in gran luce, non solo fisicamente ma, cosa ancora più importante, spiritualmente, perché la loro mente fu illuminata riguardo alla nascita di Gesù Cristo.
C’è qui anche un’importante lezione pratica: anche noi dobbiamo risplendere nelle tenebre. Troppo spesso, i cristiani professanti non hanno il coraggio spirituale di farlo. Sanno prendere posizione per Cristo in chiesa, tra altri credenti, ma nel mondo, dove abbondano le tenebre, la loro luce non risplende affatto. Eppure, è là che dobbiamo risplendere. La nostra testimonianza non serve se non risplende nelle tenebre. I figli di Dio sono descritti come luci Mt 5:16 che devono risplendere dove la luce è necessaria.
Il motivo dello splendore. L’incarnazione di Cristo, cioè l’apparizione di Cristo nel mondo come Luce del mondo per la salvezza delle anime, fu motivata dalla Grazia divina. La luce non splendé nelle tenebre perché le tenebre la meritavano, ma per grazia di Dio. Versetti come: "noi crediamo d’esser salvati per la grazia del Signor Gesù" At 15:11 "poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati" Ef 2:8 "giustificati gratuitamente per la sua grazia" Ro 3:24 mettono in luce il fatto che la grazia era il gran motivo dell’apparizione di Cristo nelle tenebre di questo mondo.
Casa editrice Hilkia