Riflettevo su quanto sia obiettiva, concreta ed imparziale la Parola di Dio, soprattutto ai nostri giorni.
Meditavo su Atti 20:35.
"In ogni cosa vi ho mostrato che bisogna venire in aiuto ai deboli lavorando così, e ricordarsi delle parole del Signore Gesù, il quale disse egli stesso: "Vi è più gioia nel dare che nel ricevere".
Quello che di buono ognuno di noi riesce a dare al prossimo lo ha senz'altro già ricevuto dall'Alto...quindi il versetto in esame, almeno dal mio punto di vista, invita a predisporci per chiedere a Dio ciò di cui abbiamo bisogno, non tanto per noi (anche se poi c'è, grazie a Dio, sempre e comunque l'effetto boomerang), ma per il bene di chi ci sta intorno. E questo deve necessariamente essere costante nel tempo, altrimenti correremo il rischio di impoverirci, di dare maggiore spazio alla pigrizia ed all'apatia spirituale, non certo fonti di benessere.
Un esempio piuttosto lampante ce lo fornisce la natura stessa. Avrete sicuramente sentito parlare del Mare Salato, oggi più comunemente, e tristemente aggiungo io, famoso come il Mar Morto, tipico per la sua alta percentuale di salinità che rende impossibile la vita a qualsiasi essere vivente, eccezion fatta per qualche batterio.
Questo mare, destinato a scomparire nel tempo per l'evaporazione, riceve acqua, e naturalmente sale, dal Giordano e da qualche altro piccolo affluente, senza però darla o riversarla in nessun corso d'acqua, pertanto permane tutta la sua salinità che si accumula.
Naturalmente anche se questo non gli da un certo lustro, non lo penalizza dal punto di vista della produzione di sali minerali utili in svariate circostanze...ma la vita, la vera vita, non è assolutamente presente in esso, non è alla sua portata.
E allora? Così non sia!...almeno per noi credenti.
Meditiamo su tale pericolo, cerchiamo di arginarlo, di tenerlo lontano dalla nostra vita spirituale, pena la nostra stessa vita.
