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Atti
25:18 I suoi accusatori però, presentatisi, non gli imputavano alcuna delle male azioni che io supponevo;
25:19 ma aveano contro lui certe questioni intorno alla propria religione e intorno a un certo Gesù morto, che Paolo affermava esser vivente.
25:20 Ed io, stando in dubbio sul come procedere in queste cose, gli dissi se voleva andare a Gerusalemme, e quivi esser giudicato intorno a queste cose.
25:21 Ma avendo Paolo interposto appello per esser riserbato al giudizio dell'imperatore, io comandai che fosse custodito, finché lo mandassi a Cesare.
Atti
26:1 E Agrippa disse a Paolo: T'è permesso parlare a tua difesa. Allora Paolo, distesa la mano, disse a sua difesa:
26:2 Re Agrippa, io mi reputo felice di dovermi oggi scolpare dinanzi a te di tutte le cose delle quali sono accusato dai Giudei,
26:3 principalmente perché tu hai conoscenza di tutti i riti e di tutte le questioni che son fra i Giudei; perciò ti prego di ascoltarmi pazientemente.
26:4 Quale sia stato il mio modo di vivere dalla mia giovinezza, fin dal principio trascorsa in mezzo alla mia nazione e in Gerusalemme, tutti i Giudei lo sanno,
26:5 poiché mi hanno conosciuto fin d'allora, e sanno, se pur vogliono renderne testimonianza, che, secondo la più rigida setta della nostra religione, son vissuto Fariseo.
26:6 E ora son chiamato in giudizio per la speranza della promessa fatta da Dio ai nostri padri;
26:7 della qual promessa le nostre dodici tribù, che servono con fervore a Dio notte e giorno, sperano di vedere il compimento. E per questa speranza, o re, io sono accusato dai Giudei!
Giacomo
1:22 Ma siate facitori della Parola e non soltanto uditori, illudendo voi stessi.
1:23 Perché, se uno è uditore della Parola e non facitore, è simile a un uomo che mira la sua natural faccia in uno specchio;
1:24 e quando s'è mirato se ne va, e subito dimentica qual era.
1:25 Ma chi riguarda bene addentro nella legge perfetta, che è la legge della libertà, e persevera, questi, non essendo un uditore dimentichevole ma facitore dell'opera, sarà beato nel suo operare.
1:26 Se uno pensa d'esser religioso, e non tiene a freno la sua lingua ma seduce il cuor suo, la religione di quel tale è vana.
1:27 La religione pura e immacolata dinanzi a Dio e Padre è questa: visitar gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo.
Ora c'é da definire bene cosa si intende per "religione" ed anche cosa si intende per religioso
f.sco