Da Aslan:Stefano, come spieghi il patto eterno riguardo al sabato, che Dio ha fatto con Israele?
Esodo 31:13
«Quanto a te, parla ai figli d'Israele e di' loro: "Badate bene di osservare i miei sabati, perché il sabato è un segno tra me e voi per tutte le vostre generazioni, affinché conosciate che io sono il SIGNORE che vi santifica.
Esodo 31:16
I figli d'Israele quindi dovranno osservare il sabato, lo celebreranno di generazione in generazione, come un patto perenne.
Carissimo Aslan inizio affermando che è Dio che parla ad Israele non come singolo componente della comunità ebraica ma ad Israele come nazione.
Tu sai benissimo che una nazione ha bisogno di leggi/regole per dare una linea guida ai singoli individui sia presenti che futuri,è così che trà tutte le leggi date a loro, anche il Sabato voluto da Dio rientra nell'ordinamento giuridico/organizzativo della nazione Ebraica.
Tutto il sistema sociale,produttivo, economico,culturale doveva tenere presente il sabato come giorno di riposo nazionale.
Ecco l'accordo perenne trà Dio e la nazione, ovvero Israel.
Cosa è successo dopo la morte e la resurrezione di Gesù, molte cose cambiarono soprattutto nei singoli credenti Ebrei i quali avevano accettato Gesù come il loro Messia.
Non troviamo forse una nuova realtà di vita in seno a molti Ebrei Cristiani? Non li troviamo tutti uniti desiderosi di stare insieme per praticare la nuova via? ( cosi veniva definita da alcuni).
Ebbene si.... tutto era cambiato........
Atti 2:46
E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore.
Atti 2:47
lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati
Atti 5:42
E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di portare il lieto messaggio che Gesù è il Cristo.
Atti 17:11
Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così.
Non possiamo dire altro che, mentre per la nazione rimaneva l'ordinamento del rispetto del sabato, nella chiesa formatasi in seno alla nazione di Israele le cose andavano diversamente, per i primi credenti non era applicabile il sabato, in quanto la loro comunità viveva intensamente il giorno del Signore ogni giorno, e non solo nel Tempio ma anche nelle case.
E' vero che troviamo Paolo impegnato più volte ad esporre la nuova via di sabato nel tempio, è pur vero che il resto degli Ebrei che doveva essere conquistato andava solo di sabato nei luoghi dedicati al culto a Dio.
Aslan Carissimo noi spiritualmente parlando non siamo figli della religione ebraica, bensi figli di quel movimento spirituale che nacque dagli Ebrei convertiti a Cristo Gesù, i quali vivevano una vita spirituale esuberante che si traduceva in un culto di servizio e di lode a Dio ogni giorno, altro che solo il sabato......per loro c'era solo il ritorno di Gesù come primo desiderio, tutto era in secondo ordine....Il vecchio ordinamento diceva lavorerai 6 giorni e il settimo ti riposerai dedicandolo a Dio.
Il nuovo vissuto dalla primitiva chiesa, era ogni giorno dedito a Dio, mettendo ogni giorno Dio al primo posto, in attesa della beata apparizione dell'amato Gesù.
Carissimi noi più che ripristinare il sabato come alcuni desiderano fare, occorrerebbe ripristinare le condizioni spirituali della prima chiesa la quale era radunata non solo il sabato o la domenica ma ogni giorno......offrivano il culto di adorazione a Dio……..era cosi che a Dio piaceva.