Oggi però in Israele non c'è più un Tempio in cui si possano compiere sacrifici in modo
conforme alla legge di Mosè.
Certo, i fedeli possono esprimere pentimento mediante forme di
personale umiliazione, ma in che modo potrà avvenire la purificazione? La risposta è impegnativa.
La cosa migliore sarebbe leggere la spiegazione che ha dato ad altri ebrei molti secoli fa un ebreo
che era un profondo conoscitore delle cose che qui sono state dette in modo lacunoso e riassuntivo:
"Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei
profeti, in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato l'universo. Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza,dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi" (Ebrei 1:1-3).
"Perciò, egli [Gesù] doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un
misericordioso e fedele Sommo Sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere
l'espiazione dei peccati del popolo" (Ebrei 2:17).
"Ma venuto Cristo, Sommo Sacerdote dei futuri beni, egli, attraverso il tabernacolo più grande e
più perfetto, non fatto con mano, vale a dire, non di questa creazione, e non mediante il sangue
di becchi e di vitelli, ma mediante il proprio sangue, è entrato una volta per sempre nel
santuario, avendo acquistata una redenzione eterna. Perché, se il sangue di becchi e di tori e la
cenere d'una giovenca sparsa su quelli che son contaminati santificano in modo da dar la purità
della carne, quanto più il sangue di Cristo che mediante lo Spirito eterno ha offerto se stesso.
puro d'ogni colpa a Dio, purificherà la vostra coscienza dalle opere morte per servire all'Iddio
vivente?" (Ebrei 9:11-14).