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DEMOLIAMO I RAGIONAMENTI E TUTTO CIO' CHE SI ELEVA ORGOGLIOSAMENTE CONTRO LA CONOSCENZA DI DIO 2 corinzi 10:4-5
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ARGOMENTO: La pena di morte

Re: La pena di morte 18/04/2012 15:20 #1914

Sostenitori a favore della pena di morte nel passato

Tommaso d'Aquino sostenne la liceità della pena di morte sulla base del concetto della conservazione del bene comune. Il teologo sosteneva tuttavia che la pena andasse inflitta solo al colpevole di gravissimi delitti, mentre all'epoca veniva utilizzata con facilità e grande discrezionalità[senza fonte]. L'argomentazione di Tommaso d'Aquino è la seguente:

« Come è lecito, anzi doveroso, estirpare un membro malato per salvare tutto il corpo, così quando una persona è divenuta un pericolo per la comunità o è causa di corruzione degli altri, essa viene eliminata per garantire la salvezza della comunità »
(Summa theologiae II-II, q. 29, artt. 37-42.)
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Re: La pena di morte 18/04/2012 15:23 #1915

Lo Stato pontificio ha mantenuto nel suo ordinamento la pena di morte fino al XX secolo, abolendola nel 1969, benché inapplicata dopo il 9 luglio 1870, data dell'ultima esecuzione capitale.
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Re: La pena di morte 18/04/2012 15:25 #1916

ATTENZIONE A QUELLO CHE DICE CESARE BECCARIA

Cesare Beccaria [modifica]Nel 1764 la pubblicazione del pamphlet (trattato breve, libello) Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria stimolò la riflessione sul sistema penale vigente. Nel trattato (in particolare nel capitolo XXVIII), Beccaria si esprimeva contro la pena di morte, argomentando che con questa pena lo Stato, per punire un delitto, ne commetterebbe uno a sua volta:

« Parmi un assurdo che le leggi, che sono l'espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l'omicidio, ne commettano uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall'assassinio, ordinino un pubblico assassinio. »


Tuttavia, la condanna di Beccaria verso la pena di morte, pur nella sua portata storicamente innovativa, non era espressa in termini assoluti:

Rispondo a Raffaele, una pesona come Beccaria spinto da leggi morali molto alte, afferma quanto sorpa, quanto più un credente spinto da vincoli molto alti dell'amore deve sostenere il no della pena di morte, come mezzo per punire reati anche gravissimi.
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Ultima modifica: 18/04/2012 15:36 Da stefano .
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Re: La pena di morte 09/05/2012 15:10 #2690

La pena di morte e' un problema di ordine etico e morale, lo e' ancor di piu' dal punto di vista spirituale!
Rispondo alla domanda con un'altra domanda? Come puo' un uomo, dotato di una certa logica e razionalita', e a freddo, uccidere un suo simile?...
L'Eterno disse a Caino:"Percio' chiunque uccidera' Caino, sara' punito sette volte" (Genesi 4:18).
E ancora:"Non ucciderai". (Esodo 20:13).
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Re: La pena di morte 10/05/2012 22:54 #2724

il vero credente non dovrebbe nemmeno porsi il problema della pena di morte.

"Ama il tuo prossimo come te stesso"

e ancora sta scritto di non fare nessuna vendetta.

Il vero credente non può non amare.
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Re: La pena di morte 10/05/2012 23:10 #2726

.

La pena di morte non è invenzione umana, Dio l'ha applicata mille e più volte...
Ma Lui è Dio!...
Quando l'uomo si riveste di autorità da se stesso, ecco che si fa dio! Si sostituisce a Dio e commina condanne a morte ed esegue la condanna, credendo di poterlo fare in "virtù" di un non meglio specificato diritto "divino". Noi che ora siamo in una democrazia, crediamo di poter ostacolare una ipotetica condanna a morte? NO!... il popolo non ha mai avuto il potere di cambiare le decisioni di chi lo "governa" se questi non è Dio stesso... ricordiamoci di Abramo e i tre "angeli" che si apprestavano a distruggere due grandi città... Dio che è il Supremo, diede facoltà ad Abramo di intercedere per quelle genti... diede ad Abramo, la parola avverso la decisione che si stava attuando... ma ci pensate carissimi di quale onore è stato rivestito Abramo?... Ma sappiamo che la cosa era tanto oltre la visione/percezione di Abramo e la condanna ebbe luogo. Un uomo che "contende" con Dio... ecco come si sentono certi capi di stato quando emanano quelle nefandezze... e se il popolo inoltra una supplica, si sentono ancor più osannati e riveriti priprio come un dio!... E delle volte elargiscono ciò che non gli appartiene, la vita di un detenuto.

f.sco
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Ultima modifica: 10/05/2012 23:13 Da francotecnos.
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Re: La pena di morte 22/05/2012 22:39 #3154

nessun uomo può emettere condanne a morte, la vita Dio la da, Dio la riprende.
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Re: La pena di morte 22/05/2012 22:50 #3158

Mi permetto di inserire in questa discussione, un testo che ho scaricato da un sito, credo che possa essere condiviso.

Domanda: "Che cosa dice la Bibbia riguardo alla pena di morte o pena capitale?"

Risposta: La legge dell’Antico Testamento comandava la pena di morte per vari atti: l’omicidio (Esodo 21:12), il rapimento (Esodo 21:16), la bestialità (Esodo 22:19), l’adulterio (Levitico 20:10), l’omosessualità (Levitico 20:13), essere un falso profeta (Deuteronomio 13:5), la prostituzione, lo stupro (Deuteronomio 22:4) e parecchi altri crimini. Tuttavia, quando si sarebbe dovuta applicare la pena di morte, Dio mostrò spesso misericordia. Davide commise adulterio e omicidio, eppure Dio non pretese che gli fosse tolta la vita (2 Samuele 11:1-5; 14-17; 2 Samuele 12:13). In definitiva, ogni singolo peccato che commettiamo dovrebbe avere come conseguenza la pena di morte (Romani 6:23). Grazie a Dio, però, Egli mostra il Suo amore per noi nel non condannarci (Romani 5:.

Quando i farisei condussero a Gesù una donna che era stata colta in adulterio e Gli chiesero se ella dovesse essere lapidata, Gesù rispose: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei" (Giovanni 8:7). Questo non dovrebbe essere usato per indicare che Gesù avrebbe rifiutato la pena capitale in tutti i casi. Gesù stava semplicemente smascherando l’ipocrisia dei farisei, i quali volevano raggirare Gesù per accusarLo di infrangere la Legge veterotestamentaria... Ma essi non si curavano davvero che la donna venisse lapidata (dov’era l’uomo colto in adulterio?). Era stato Dio a istituire la pena capitale: “Il sangue di chiunque spargerà il sangue dell’uomo sarà sparso dall’uomo, perché Dio ha fatto l’uomo a sua immagine” (Genesi 9:6). Gesù avrebbe espresso il Suo sostegno alla pena capitale in alcuni casi, ma dimostrò anche grazia quando essa avrebbe dovuto essere applicata (Giovanni 8:1-11). L’apostolo Paolo riconobbe certamente il potere del governo di istituire la pena capitale laddove sia appropriato (Romani 13:1-5).

Perciò, ritorniamo praticamente al punto di partenza. Certo, Dio permette la pena capitale, ma, allo stesso tempo, non sempre la esige quando è dovuta. Quale dovrebbe essere, quindi, la posizione di un cristiano rispetto alla pena di morte? Primo, dobbiamo ricordarci che Dio ha istituito la pena capitale nella Sua Parola; pertanto, sarebbe presuntuoso da parte nostra pensare di poter stabilire un criterio superiore al Suo o di essere più buoni di Lui. Dio ha il criterio superiore a qualunque altro essere perché è perfetto. Questo criterio si applica non solo a noi, ma a Se stesso. Pertanto, Egli ama e ha misericordia a un livello infinito. Però vediamo anche che la Sua ira è di grado infinito, ma che tutto è mantenuto in perfetto equilibrio.

Secondo, dobbiamo riconoscere che Dio ha dato al governo l’autorità di stabilire quando applicare la pena capitale (Genesi 9:6; Romani 13:1-7). È antiscritturale affermare che Dio si opponga alla pena di morte in tutti i casi. I cristiani non dovrebbero gioire mai quando viene applicata la pena di morte, ma, allo stesso tempo, non dovrebbero combattere contro il diritto del governo di giustiziare coloro che perpetrano i crimini più nefandi.
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Re: La pena di morte 22/05/2012 23:03 #3160

.

Per "nilco"...

mi sono permesso di notificare il mio "grazie" sotto al tuo scritto... comunque, tieni conto che è un modo per dirti che ti ho letto.



f.sco
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