stefano ha scritto:
(Romani 5,12:Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato...)
fa riferimento alla morte si , ma come significato nasconde le due realtà, la prima quella meno grave che è la morte fisica,la seconda molto più grave che è la morte spirituale.
Oggi per il credente la morte è riconosciuta come giusto giudizio di Dio sul peccato,
In
Rom 6,12 abbiamo ἁμαρτία =
peccato mortale, che è la trasgressione di Adamo.
In
Rom 5, 14 abbiamo θάνατος =
la morte del corpo, la morte fisica conseguenza del peccato mortale che ha provocato la morte
spirituale e poi quella
fisica.
La mia domanda è: siamo d'accordo che la morte fisica è si una conseguenza della morte spirituale, ma come Dio ha creato la vita secondo voi è anche Colui che ha determinato la fine di questa vita e quindi la morte?
Cerco di spiegarmi meglio, è stato Dio a pensare alla morte fisica come conseguenza e punizione del
peccato di Adamo?
E’ interessante notare che nel commentare Genesi 1,31, edizione della Torah a cura dell’ebraismo conservatore americano si afferma: <<molto buona (tov m’od) include anche l’inevitabilità della morte: tov mot, la morte è buona>>. Etz Hayim. Torah and commentary, a cura di The rabbinical assembly, the jewish publication society, New York 2001, p.11.