I 144.000 Israeliti annunzieranno il messaggio di Cristo al mondo, come i due testimoni di Apocalisse 11. Non ritorneremo sui modi scelti da Dio per avvertire gli uomini della generazione dell’anticristo. L’opposizione alla fede raggiungerà a quell’epoca il suo massimo di violenza, ma è probabile che la predicazione dell’Evangelo del regno sorpasserà in efficacia e in potenza tutte le predicazioni evangeliche precedenti. I 144.000 Israeliti segnati con il marchio di Dio, con la folla immensa dei martiri, saranno delle vere spine al fianco per l’anticristo, che pure sarà autorizzato per un certo tempo a combatterli e talvolta a vincerli. Da 7:21 Ap 13:7.

Estratto da L’APOCALISSE versetto per versetto di J. H. Alexander

la posizione che preferisco

possiamo affermare con precisione che i
centoquarantaquattomila sono "quelli che vengono dalla Grande Tribolazione ed
hanno lavato le loro vesti e le hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello" (Apocalisse
7:14). Costoro sono, quindi, tutti quelli che hanno accettato Cristo Gesù durante la
Grande Tribolazione ed a prezzo della vita hanno tenuta alta la testimonianza della
verità. L'allusione alle dodici tribù ci autorizza ad aggiungere un dettaglio. Il popolo di
Dio è costituito da tutti coloro che hanno creduto nel Signore, indipendentemente dal
popolo d'appartenenza, dalla razza d'origine, dal loro senso morale…Tutte le "tribù"
di Dio si ritroveranno insieme davanti alla Sua presenza.
E che i centoquarantaquattomila non si riferisca solo a Israele secondo la carne è
provato dalla tribù di Manasse, figlio di Giuseppe, il quale nacque in cattività; questo
è significativo in senso spirituale. Noi, esclusi dalla cittadinanza d'Israele, entriamo a
far parte di quel popolo per la grazia che è in Cristo Gesù! (Efesini 2:12,13). I
centoquarantaquattomila sono parte della folla, perché sono "primizie" a Dio. "Essi
sono stati riscattati fra gli uomini per essere primizie a Dio e all'Agnello" (Apocalisse
14:4). Al popolo d'Israele era prescritto, nella legge, di offrire a Dio le primizie di ogni
raccolta (Levitico 23:10), in segno di totale appartenenza di ogni cosa all'Eterno.
Questi sono le primizie di una grande raccolta nella Grande Tribolazione, segno della
speranza nella piena salvezza del popolo di Dio!

Ciro sarà pura curiosità ma qualcuno potrebbe dire quale relazioni trovi trà i 144.000 e la morte seconda? ci sfugge qualcosa?

Grazie

Stefano

stefano ha scritto:



Ciao Stefano, prima di rispondere alla tua domanda vorrei dire la mia.

Sono d’accordo con Danielemac quando dice che 144000 è un numero simbolico, l’interpretazione letteralista della Bibbia, tipica di alcune sette pericolose, è un modo di fare macabro, pericoloso per le persone, dalla quale me ne sto a debita distanza.

Su chi siano, se solo Ebrei o Ebrei più i cristiani, sinceramente io non ne sono molto sicuro, le teorie che si dividono in merito sono entrambe valide, comunque il numero simbolico dei 144000 secondo me sta a significare il <<numero>> di Israele (spirituale) inteso per tutti quei credenti, ebrei compresi (Chris farà parte di loro ) che hanno riconosciuto e riconosceranno Gesù come il Signore e il Messia, il riferimento ad Israele secondo me è comunque inteso nel senso che alla fine anche il popolo eletto si convertirà.

Una cosa che però trovo assurda, e che alcuni studiosi, anche di un certo calibro, ritengono che questi 144000 siano solo uomini. Per me è assurdo, e tra i 7-8 commentari che ho a disposizione sull’Apocalisse, faccio riferimento a quello scritto da un autore che per me è uno dei più grandi biblisti ed esegeti del ‘900: Bruno Corsani.

Anche <<sono vergini>> va interpretato in questa prospettiva simbolica. Vuol dire: non hanno fornicato con gli idoli.
Attribuire a Giovanni un ideale ascetico non è consentito da nessun altro passo dell’Apocalisse.
Neppure nelle <<sette lettere>> c’è l’esaltazione di valori come l’ascetismo o il celibato, che cominceranno a diffondersi solo nella cristianità del II secolo.
Quindi, se queste parole sono autentiche, devono avere un significato simbolico (ricordiamo come il Manzoni diceva di se stesso: <<Vergin di servo encomio e di codardo oltraggio..>>).
In numerosi testi dell’ A.T. (Os 2,14 – 21; Ger 2,2.3.32; Sof 3,9-13) la verginità è una metafora per fedeltà a Dio; l’idolatria è associata alla prostituzione (2,14; Es 16; 23).
Babilonia è una meretrice ma la Chiesa è la sposa dell’Agnello.

2Corinzi 11,2
Infatti sono geloso di voi della gelosia di Dio, perché vi ho fidanzati a un unico sposo, per presentarvi come una casta vergine a Cristo.

BRUNO CORSANI – L’APOCALISSE - CLAUDIANA

La tua domanda Stefano è alquanto difficile, o sono io che non l'ho capita, potresti spiegarti meglio. grazie

Ok Ciro forse non mi sono spiegato io, hai posto il discorso a scaletta nella discussione morte seconda, la domanda è perchè nella scaletta hai inserito come approfondimento i 144.000.

Solo curiosità Ciro tutto quà.

Carissimo Ciro il rapimento della Chiesa non è da meno come idee contrastanti, quale è la tua posizione riguardo a questo avvenimento?

Ciao Stefano, in un discorso escatologico, che riguarda quindi anche la morte seconda (la morte che non riguarda le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la Parola di Dio...Ap 20,4) accennare ai 144000 e alla grande moltitudine secondo me è necessario.
Perchè?
Perchè sia i 144000 che la grande moltitudine regneranno con Cristo per mille anni e quindi non conosceranno la morte seconda.

A questo punto però nasce il dubbio, qual'è? Se come ci dice il libro dell'Apocalisse i martiri della tribolazione (6,9; 18,24; 19,2) regneranno con Cristo come si fa a sostenere che la chiesa sarà rapita prima della tribolazione?

Ovviamente si è capito che io penso che la chiesa passerà anche per la tribolazione, ma rispetto, e vorrei dei chiarimenti, chi invece sostiene che ai credenti sarà risparmiato quel periodo, seppur breve, tremendo.

Se c'è qualcuno sul forum che la pensa diversamente ben venga, è un argomento che mi sta a cuore.

.

Scusate, io mi permetto di dire la mia solo per ciò che sento...

al giorno d'oggi, chi è che è in tribolazione, anche se non tremenda come annunciata in Apocalisse?...
Io azzardo, ma non troppo se dico che è proprio la vera chiesa di Cristo, mentre invece, ch non è la vera chiesa di Cristo, oppure chi non è per nulla cristiano o addirittura sedicente ateo, dal punto di vista spirituale, nulla li disturba... pertanto, da una semplicistica "equazione", appare chiaro che anche al tempo della grande tribolazione apocalittica, a tribolare, è la vera chiesa che si troverà a vivere la fede in Gesù, attaccata da tutte le parti e afflitta da ogni disagio e se non vado errato, subirà pure le persecuzioni estreme... ma ciò, è per l'affinamento della chiesa vivente tra le genti di quei momenti, il resto dell'umanità, sarà dalla parte di chi infliggerà le tribolazioni, quindi, per loro non ci sara la tribolazione, almeno per i primi momenti, poi invece, invocheranno i monti che caschino loro addosso per essere scampati dall'ira di Dio.... ma appunto, dopo la tribolazione della chiesa di Cristo... e comunque, questi fatti, non devo interessarci più di tanto... procuriamoci invece di essere nella vera chiesa di Gesù, il resto, nella fermezza della nostra fede, lo farà Lui per noi.
Io la sento in questa maniera, a prescindere.

Pace


f.sco

Varie teorie sul rapimento, al di là delle nostre posizioni, leggiamo con attenzione.

La Teoria post-tribolazionista del rapimento. I sostenitori di questa teoria ritengono che i credenti dovranno sopportare la Tribolazione e che il rapimento avrà luogo simultaneamente, o immediatamente prima del ritorno del Signore per il giudizio. In base a questa teoria, il rapimento della Chiesa e il ritorno di Cristo per governare sono semplicemente due aspetti diversi di un singolo evento che avrà luogo alla fine della Grande Tribolazione, e subito prima della sconfitta della Bestia e dei suoi seguaci e dell’inizio del Millennio. I sostenitori contemporanei più insigni di questa teoria sono: George E. Ladd, in The Blessed Hope (Eerdmans, 1957); A Theology of the New Testament (Zondervan, 1977); e J. Barton Payne, in Encyclopedia of Biblical Prophecy (Harper & Row, 1973).

(1) Le argomentazioni principali in favore del rapimento dopo la tribolazione sono le seguenti:

(a) Il ritorno di Cristo è descritto in vari modi, ma le Scritture non dicono mai che si tratterà di due eventi separati da un intervallo di tribolazione di sette anni (o tre anni e mezzo).

(b) La risposta di Gesù ai discepoli riguardo ai segni della fine dei tempi indica un periodo di tribolazione ineguagliata Mt 24:3-22 che precederà il suo ritorno. Anche altri brani predicono la tribolazione per il popolo di Dio Gv 15:18,19 16:33.

(c) La risurrezione è identificata con il rapimento, ma in Ap 20:4-6 la "prima risurrezione" è indicata dopo il ritorno di Cristo per governare e subito prima del Millennio, quindi il rapimento e la rivelazione dovranno avere luogo simultaneamente (cfr.) Da 12:1,2.

(2) Le seguenti considerazioni si contrappongono all’idea di un rapimento dopo la tribolazione:

(a) Il periodo della tribolazione non riguarderà la Chiesa, ma si tratta della settimana finale nella visione di Daniele riguardo ai provvedimenti di Dio verso Israele: "Settanta settimane son fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa città, per far cessare la trasgressione, per metter fine al peccato, per espiare l’iniquità e addurre una giustizia eterna … " Da 9:24-27. Sarà il periodo in cui Dio si occuperà di Israele e farà ricadere la sua ira sulle nazioni empie Ap 6:15-17. Geremia definisce il periodo della tribolazione "un tempo di distretta per Giacobbe" Gr 30:4-7.

(b) Riguardo alla Chiesa, Paolo disse: "Poiché Iddio non ci ha destinati ad ira, ma ad ottener salvezza per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo" 1Te 5:9. La Chiesa ha sofferto e soffrirà per molte prove e tribolazioni, ma non patirà il grande giorno dell’ira di Dio.

(c) Il Signore aveva promesso ai fedeli di proteggerli dall’ora dell’ira: "Perché tu hai serbata la parola della mia costanza, anch’io ti guarderò dall’ora del cimento che ha da venire su tutto il mondo, per mettere alla prova quelli che abitano sulla terra" Ap 3:10; (cfr.) 2Pi 2:9 Lu 21:34-36.

(d) Dopo il capitolo 4, l’Apocalisse non menziona più la Chiesa espressamente fino al capitolo 19, dove vediamo la Chiesa in cielo come Sposa di Cristo. Molti studiosi identificano la Chiesa con i ventiquattro anziani in cielo in tutta l’Apocalisse, che sono vestiti di bianco e portano sul capo le corone della vittoria, che sono simboli dei redenti. I santi della tribolazione (le persone salvate durante la Tribolazione e martirizzate) sono presentati in gruppo solo in cielo, mentre i giusti sulla terra sono 144.000, e le Scritture dicono che sono ebrei Ap 7:1-8 14:1-5. Inoltre, se la Chiesa dovrà rimanere sulla terra durante la Tribolazione, perché la testimonianza viene affidata ai due testimoni, che apparentemente sono ebrei? (Mosè ed Elia) Ap 11:1-14

(e) Il rapimento e il ritorno finale non possono verificarsi contemporaneamente, e neppure nello stesso giorno, perché due eventi importanti separano il rapimento e la risurrezione dei santi dal ritorno di Cristo in terra per governare. Questi due eventi sono il giudizio dei credenti per le ricompense e le nozze dell’Agnello Ap 19:5-9 1Co 3:11-15 2Co 5:9-11.s.

(f) Poiché l’età della Chiesa termina con l’inizio della Tribolazione (la settantesima settimana di Daniele), Da 9:27 "la pienezza dei Gentili," Ro 11:12,25-27, la Chiesa non avrà più alcun ruolo nelle questioni terrene sino al Millennio.

(g) Riguardo alla risurrezione di cui si parla in Apocalisse 20, definita "prima risurrezione," una lettura attenta dimostra che le persone risorte menzionate sono quelle che verranno decapitate durante la Tribolazione, mentre i santi dell’età della Chiesa che saranno già stati resuscitati con il rapimento, prima della Grande Tribolazione, non vengono menzionati. Da 12:1-2 pone la risurrezione dei santi dell’Antico Testamento alla fine della Tribolazione, ma in Apocalisse 20 Giovanni non la menziona. Cristo è definito "primizia di quelli che dormono"; alla risurrezione di Cristo, diversi santi risorsero dai morti Mt 27:52,53. In Ap 11:11,12, i due testimoni sono risorti; in Ap 7:12-17 si parla della risurrezione dei santi della Tribolazione. Apparentemente, tutti quelli che risorgeranno prima del Millennio faranno parte della "prima risurrezione," mentre quelli che saranno risuscitati dopo il Millennio saranno destinati al giudizio e alla perdizione Ap 20:13,15.

(h) L’argomentazione principale a favore di un rapimento prima della tribolazione consiste nel fatto che in tutto il Nuovo Testamento viene ripetuta l’esortazione ad attendere il ritorno di Gesù Mt 24:42,43 25:13 Mr 13:35 1Te 5:6 Tt 2:13 1Gv 3:3 Eb 9:28 Gv 14:3. Gesù promise: "E quando sarò andato e v’avrò preparato un luogo, tornerò, e v’accoglierò presso di me, affinché dove son io, siate anche voi" Gv 14:3. Qui il ritorno di Gesù è per radunare a sé la Chiesa e condurla in un luogo nella casa del Padre, perciò questo ritorno non può corrispondere al ritorno di Cristo sulla terra insieme alla Chiesa, come affermano i post-tribolazionisti. La beata speranza di un ritorno imminente di Gesù è uno degli incentivi più grandi a vivere con santità e a servire con diligenza Tt 2:12-14 1Gv 3:3. Se la Tribolazione dovesse verificarsi prima, insieme alla manifestazione dell’Anticristo e prima del rapimento, chi attenderebbe la venuta di Cristo prima di veder verificarsi gli eventi trascritti nell’Apocalisse? La parabola dei servitori fedeli e infedeli riportata in Matteo 24 insegna il tragico risultato dell’espressione "Il mio padrone tarda a venire" Mt 24:44-51.