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Rispondo a Sandro_48
Carissimo,
per quanto ci è dato di poter ragionare, noi ci riferiamo a Dio come l'essere supremo che è sopra tutte le cose, quindi, se è sopra tutto, come possiamo vedere in Dio una molteplicità di divinità?
Tempo addietro sempre per questo dilemma, e a proposito del termini "Trinità", avevo proposto si trovasse altro termine per spiegare come le tre "persone" in effetti compongono Dio... e comunque, per me, nella mia lingua, nella lingua italiana dunque, quando si dice "Dio", ci si riferisce a Dio punto è basta... una sola "persona"; mentre invece, sempre nella nostra lingua, per definire un dio che ne ingloba altri o che agiscono in maniera separata ed autonoma uno dall'altro anche se con lo stesso intento, ne converrai che non possiamo chiamarlo Dio ma "semplicemente" divinità; se poi vogliamo complicarci la vita, tiriamo in ballo il mistero come fa il cattolicesimo e tutto quadra.
Ma venendo più specificatamente alla tua osservazione, dimmi un po:
Trovandoti invitato ad una cena o un pranzo all'impiedi, quindi, c'é il buffet dove attingere alle varie vivande, c'é del pesce e c'é del pollo, ci sono carciofi e frittate varie, insalatine e stuzzichini di ogni genere... sia a base di carne che vegetale... dimmi, ti fermi li a guardare nell'indecisione oppure farai come tutti e prenderai ciò che ritieni più di tuo gusto?...
Dimmi, in questa scelta, non sei stato dogmatico?.. L'uomo si trova da sempre a dover scegliere, quando queste scelte corrispondono a certi parametri, ecco che c'é un progredire verso una direzione; se non riesce a fare delle scelte, altri scelgono per lui e sicuramente non sceglieranno secondo il suo gradimento e quì, scatta poi l'imposizione dogmatica appunto...
al tempo stesso però, dopo aver subito le imposizioni dogmatiche, nasce il desiderio della libera scelta. La scelta sarà quasi sempre in direzione opposta alle imposizioni dogmatiche sin lì subite. Carissimo, se ci reputiamo uomini nel senso più alto di questo termine, abbiamo bisogno di procedere verso le nostre origini antiche, quindi, verso Dio... chi o cosa sia Dio, noi non possiamo definirlo con la nostra mente limitata pertanto, tutto diventa dogmatico appunto perché diventa frutto di scelta decisa e netta.
Se non operassimo delle scelte, a quel pranzo o cena di prima, rimarremmo davanti al buffet a "becco asciutto", nonostante avessimo a disposizione tutto ciò che ci è offerto, siamo rimasti interdetti su cosa mangiare e cosa non mangiare e di volta in volta in noi, si invertirebbe la scelta e finiremmo per morrire di fame.
Un cibo è uguale all'altro? No!.. Un cammino di fede equivale all'altro?... No!.. Ci sono dei "parametri" che ti indicano la direzione giusta... sta a noi individuare questi "parametri" esaminandoci e comportandoci da uomini veri...
f.sco