La voce dell’Eterno fa partorire le cerve......... Un antico studioso fa notare che la domanda di Dio: Hai tu osservato quando le cerve partoriscono?, Gb 39:1 è molto appropriata, perché questo animale che è sempre in corsa per sfuggire al pericolo, non potrebbe portare a termine la gravidanza senza una protezione particolare.
La Provvidenza di Dio, quindi, è importante nel preservare sia la madre che il figlio, entrambi oggetti della sua compassione e del suo affetto; di conseguenza, gli afflitti non hanno motivo di accusare di crudeltà il loro Creatore, che accondiscende a vegliare sulle capre e sulle cerve.
Sembra abbastanza fondato il fatto che le cerve partoriscono con gran difficoltà, come suggerisce il versetto: S’accosciano, fanno i lor piccini, e sono presto liberate dalle loro doglie. Gb 39:3........se gli scritti di Plinio e di altri naturalisti sono degni di credito, la Provvidenza divina ha provveduto misericordiosamente alcune erbe che facilitano il parto, e poi, per istinto, guida le cerve a cibarsene quando la gestazione sta per giungere al suo termine.
Ci è anche detto da una voce ben più autorevole..... che la Provvidenza aiuta le cerve a partorire, risvegliando i loro timori e agitando il corpo con il rombare del tuono: La voce dell’Eterno (una comune frase ebraica che si riferisce al tuono) fa partorire le cerve.
Non deve stupirci che un piccolo e timoroso animale come la cerva si spaventi tanto di fronte a quel tremendo fenomeno atmosferico, quando si sa che anche alcuni degli uomini più fieri che siano mai esistiti ne sono stati terrorizzati.
Si, il leggero spavento che i tuoni ( la voce di Dio) generano nelle cerve, in particolare quelle incinte,le aiuta a partorire con velocita i suo piccoli, riducendo il periodo doloroso delle doglie che le farebbero soffrire oltremodo durante il loro parto.
Anche i tuoni tuonano gloria.........