%1. Luce
%2. Firmamento, che separa il mare dal cielo
%3. Terra e vegetazione
%4. Astri (sole, luna e stelle)
%5. Pesci e uccelli
%6. Bestiame e uomo
È interessante osservare che oggi la sequenza del terzo, del quinto e del sesto giorno è confermata sia dalla paleontologia che dalla biologia. La vita vegetale fu la prima a comparire, seguita dalla vita acquatica e volatile, e poi dalla vita dei mammiferi e dell’uomo. Le forme più semplici sono sempre quelle che compaiono per prime, seguite da quelle più complesse, e l’uomo è l’ultimo a comparire alla fine dell’intero processo. Questo potrebbe persino sorprendere alcuni studiosi della Bibbia a cui è sempre stato insegnato che questo aspetto è un punto di conflitto fra la Bibbia e la scienza. {5} Ovviamente, la Bibbia, e soprattutto la Genesi, non è un trattato scientifico, ma ciò che dice a questo proposito è essenzialmente la stessa cosa che la ricerca scientifica moderna ha scoperto.
Gli altri giorni (primo, secondo e quarto) presentano maggiori difficoltà, fra cui la più evidente è la creazione del sole, della luna e delle stelle il quarto giorno. Come è possibile, per esempio, che vi fosse luce prima della creazione del sole? Personalmente, propongo la seguente risposta: la luce menzionata è "cosmica," cioè non deriva dal sole ma dal Figlio. La luce della creazione originale del mondo fu creata mediante la Parola di Dio, ossia il Figlio di Dio, che è "la luce del mondo" #Gv 9:5. Mentre lo Spirito di Dio si muoveva sulle acque tenebrose, conferendo loro vita ed energia, la Parola di Dio creò la luce per disperdere le tenebre. Si osservi ancora il parallelo con il Nuovo Testamento: "La luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta" #Gv 1:5 (NR). Il primo giorno della creazione fu caratterizzato sia da vita che da luce! {6} Per questo, all’inizio della creazione il mondo non aveva bisogno della luce del sole, {7} proprio come non ne avrà bisogno la creazione finale (i nuovi cieli e la nuova terra): "E la città non ha bisogno di sole, né di luna che risplendano in lei perché la illumina la gloria di Dio, e l’Agnello è il suo luminare. E le nazioni cammineranno alla sua luce; e i re della terra vi porteranno la loro gloria" #Ap 21:23,24. Nel principio non c’era bisogno del sole e della luna perché questa "luce cosmica" {8} emanava direttamente dal Figlio e illuminava tutta la creazione. {9} Questo fornisce anche una risposta alla domanda: "Com’è possibile che il terzo giorno ci fosse della vegetazione, se il sole e la luna furono creati il quarto giorno?" Questa domanda trascura la differenza fra la luce #Ge 1:4 e i "luminari nella distesa dei cieli" #Ge 1:14. La luce bastava per alimentare la vegetazione e la vita vegetale prima della creazione dei luminari nella distesa dei cieli. È importante osservare anche che la creazione degli astri il quarto giorno appartiene al secondo ciclo della creazione, che culminò con la creazione della vita animale e umana. Il sole e la luna furono creati sia per essere "dei segni" che "per le stagioni e per i giorni e per gli anni" #Ge 1:14,15. Inoltre, sarebbero stati particolarmente utili per una terra popolata da creature viventi e persone.
Potrebbe sorgere anche un’altra domanda: Contrariamente alle concezioni scientifiche moderne, la Genesi non asserisce forse che la terra precedette la creazione del sole, della luna e delle stelle? In risposta, possiamo dire che la formazione degli astri non è definita un atto della creazione. Abbiamo già osservato che il verbo creare (bara’) viene usato solo in riferimento al giorno successivo della creazione (creazione del mondo animale). Riguardo ai luminari viene detto questo: "Sianvi de’ luminari nella distesa dei cieli per separare il giorno dalla notte; … e Dio fece i due grandi luminari … ; e fece pure le stelle" #Ge 1:14,16. Questo potrebbe indicare il modellamento e il completamento di ciò che esisteva già, {10} ma anche l’introduzione di una nuova fase della creazione in cui il materiale a disposizione assunse una forma nuova. {11} Questo può indicare semplicemente che, quando Dio creò i cieli e la terra, tutto esisteva nella sua forma elementare, compresa la terra senza forma (informe e vuota), #Ge 1:2 e i cieli, che in seguito sarebbero stati trasformati in sole, luna e stelle. Come la terra fu sottoposta a varie fasi di modellamento e creazione (come vediamo nei primi tre giorni della creazione) fino a diventare pienamente terra (la terra ferma fu separata dal mare e nacque la vegetazione), così accadde anche per gli astri del cielo. {12} Sia gli astri che la terra furono sottoposti a un processo di formazione, quindi il punto non è quale dei due fu creato per primo, ma è che ognuno passò dall’assenza di forma iniziale a una forma completa. Tutto questo caratterizza un processo di creazione che iniziò dalla materia creata in origine, per arrivare alla realtà pienamente formata. {13} Da questa prospettiva, non possiamo fare altro che meravigliarci del modo meraviglioso in cui Dio ha creato tutte le cose!
A questo punto possiamo commentare la sequenza dei primi tre giorni. Di solito le domande si concentrano sul secondo giorno. In cosa consistono il firmamento creato da Dio e la separazione delle acque inferiori da quelle superiori? Per capire, occorre ripetere che la terra nella sua condizione primordiale era senza forma e vuota, era una distesa uniforme e acquosa di tenebre. Quando lo Spirito iniziò a muoversi su questa distesa, conferendole energia e vita, e dopo che la Parola creò la luce e la separò dalle tenebre, Dio attuò un’ulteriore separazione delle acque. Ma dove potevano andare? (La luce può disperdere le tenebre senza che queste ultime "vadano" da qualche parte). Come poté succedere tutto questo? La risposta è che Dio creò il firmamento, o meglio il "padiglione," {14} o il "cielo," o "i cieli." Per esempio, il salmista proclama: "Anima mia, benedici l’Eterno! … Sei vestito di splendore e di maestà. Egli s’ammanta di luce come d’una veste; distende i cieli come un padiglione" #Sl 104:1,2. {15} I cieli distesi sono il padiglione (o distesa): "E Dio chiamò la distesa"cielo"" #Ge 1:8. Lo scopo di questa distesa è dividere le acque in "inferiori" e "superiori." Questo indica la creazione del cielo (cieli) e delle nuvole, che contengono acqua. Probabilmente si trattava di un denso vapore creato dalla luce che risplendeva sulla terra e che lo fece salire verso la distesa del cielo, dove sarebbe rimasto (non ancora come pioggia per la terra), ma come nuvola di vapore protettiva che filtrava il calore della radiazione cosmica. {16} Questo stabilisce il meraviglioso legame fra il primo, il secondo e il terzo giorno della creazione. Il terzo giorno, quando le acque ricoprivano ancora la terra, anche se il firmamento o la distesa ne avevano allontanato gran parte, le acque furono ulteriormente allontanate permettendo alla terra ferma di apparire e alla vegetazione di fiorire. Secondo Genesi 2, fu allora che "non c’era ancora sulla terra alcun arbusto della campagna, e nessuna erba della campagna era ancora spuntata, perché l’Eterno Iddio non avea fatto piovere sulla terra … ma un vapore saliva dalla terra e adacquava tutta la superficie del suolo" #Ge 2:5,6. È meraviglioso vedere come Dio controllò le acque!