Voglio aggiungere ancora: <<Genesi cap.1, v.1. In principio Dio creò il cielo e la terra.
All'inizio del creare di Dio. Abitualmente si traduce "In principio Dio creò..." che indicherebbe che la Torà sta per darci la sequenza della Creazione, cioè che Dio creò i cieli, poi la terra, le tenebre, l'acqua, la luce e così via. Rashì e Ibn Ezra però non sono d'accordo e la traduzione quì proposta segue il loro parere.
Secondo Ramban e la maggior parte di altri commentatori il verso è realmente cronologico. Comincia con una affermazione generale: nel primo istante - dall'assoluto nulla - Dio creò il cielo e la terra, cioè la sostanza di base dalla quale ha poi forgiato l'universo così come noi lo conosciamo, secondo quanto è esposto nei versi che seguono. Il capitolo continua con lo svolgersi giornaliero del processo, finché raggiunge l'apice nella Creazione dell'Uomo - l'obiettivo primario della Creazione.
Omileticamente, la parola bereshit può essere resa bishvil reshit e cioè: [il mondo fu creato] a beneficio del[le cose che sono chiamate] "l'inizio" a significare che Dio portò il mondo in essere a beneficio di quelle cose che sono di tale basilare importanza che la Torà le chiama reshit, prime o iniziali.
Tali cose sono la Torà ed Israele; per questo la ragione della Creazione è che Israele accetti e metta in pratica la Torà (Rashì).
Il Midrash aggiunge altre cose chiamate reshit, come ad esempio i comandamenti riguardanti il primogenito, le primizie dei campi ed i doni ai Coanim che debbono essere prelevati dai raccolti e dagli impasti prima che siano consumati. Questo implica che lo scopo della Creazione sia di consentire agli ebrei di dedicare i loro primi sforzi e successi al servizio di Dio.
Dio. Questo Nome connota Dio nel Suo Attributo di Giustizia, come Sovrano, Legislatore e Giudice del mondo. Usando esclusivamente questo Nome nella narrazione della Creazione, la Torà indica che la Giustizia è lo stato ideale del mondo e cioè che l'Uomo dovrebbe essere trattato esattamente come merita, secondo il suo comportamento. Però, poiché l'uomo non è abbastanza virtuoso da sopravvivere ad uno scrutinio così severo, Dio ha aggiunto il Suo Attributo di Misericordia alla storia della Creazione, in modo che il giudizio sia temperato dalla clemenza (vedi 2:4)>>1.
1 Maasè Bereshit
L'Opera della Creazione
Una raccolta antologica di commenti dalla letteratura rabbinica pubblicata nel "The Stone Chumash" della Mesorah Pubblications, ltd curato da Rabbì Nosson Scherman
Traduzione di David Pacifici
Il testo italiano della parashà è la traduzione di Rav Alfredo Sabato Toaff tratta da "Pentateuco ed Haftarot"