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L’esortazione biblica all’equilibrio
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2Pietro 3:18
ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. A lui sia la gloria, ora e in sempiterno. Amen.
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ARGOMENTO: L’esortazione biblica all’equilibrio

L’esortazione biblica all’equilibrio 12/08/2013 11:02 #9094

Non rispondere allo stolto secondo la sua follia, perché tu non gli debba somigliare.
Rispondi allo stolto secondo la sua follia, perché non abbia ad apparire saggio ai propri occhi. (Prov. 26:4,5.) Le apparenti contraddizioni della Bibbia sono sempre associate a profondi insegnamenti spirituali: in questo caso i due proverbi di Salomone ci esortano
all'equilibrio fra due comportamenti che sono di per sé utili e positivi, ma diventano
negativi qualora estremizzati: Ad un estremo abbiamo l'atteggiamento del credente che rifiuta di affrontare una questione che a lui sembra sciocca o inopportuna; non c'è intenzione di
immedesimarsi nell'interlocutore; quest’ultimo, di conseguenza potrebbe avere la sensazione di avere davanti un individuo incapace di dialogare e pertantoritenersi più saggio; All'altro estremo troviamo chi si pone sullo stesso piano dello stolto, ma va così avanti in questo percorso da rendere impossibile allo stolto stesso e ad un eventuale osservatore esterno di constatare la differenza fra le due parti coinvolte.

Possiamo pensare anche ad alcuni esempi: ad un estremo della visione di
Salomone c’è il credente che non vuole affrontare alcuna discussione sull'esistenza
di Dio (che in effetti nella Bibbia viene data subito come vera ed evidente); all'altro
estremo troviamo il cristiano evangelico che si impegna a negare l'evoluzionismo su
basi per così dire scientifiche al punto da arrivare a svilire l'Evangelo ed a ridurlo ad una filosofia dell'intelletto che non richiede un atto di fede nella Parola di Dio Ebrei 11:3a: Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla Parola di Dio.
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Re: L’esortazione biblica all’equilibrio 12/08/2013 11:06 #9095

Gesù afferma che dobbiamo essere prudenti come i serpenti e semplici come le
colombe (Matteo 10:16).

Il testo greco tradotto prudenti può anche essere tradotto
astuti o sagaci. Dunque semplicità e sagacia - sagacia e semplicità nel contrapporci
agli oppositori dell'Evangelo di Dio.


Gli scrittori delle epistole ci esortano sia a rendere conto della speranza che è in noi
(1 Pietro 3: 15,16), sia a demolire i ragionamenti e tutto ciò che si eleva
orgogliosamente contro la conoscenza di Dio (2 Corinzi 10:4-5).


Specialmente di fronte alla sapienza di questo mondo, dobbiamo ricordarci che la Bibbia dichiara che la sapienza di questo mondo è pazzia davanti a Dio (1 Corinzi
3:19) e che i pensieri dei sapienti… sono vani (1 Corinzi 3:20). Pertanto è necessario affiancare il semplice ma potente messaggio dell’Evangelo ad un'attitudine di ascolto e di ponderata rielaborazione delle nozioni che recepiamo.

Pensiamo ad esempio alle frasi che Pietro ascolta poco prima di iniziare la sua
predicazione di Pentecoste:
- «Che cosa significa questo?» (Atti 2:12)
- «Sono pieni di vino dolce» (Atti 2:13)
Pietro per prima cosa risponde a questi interventi:
«Questi non sono ubriachi, come voi supponete, perché è soltanto la terza ora del
giorno» (Atti 2:15) cioè circa le nove di mattina.

Paragonare il parlare in altre lingue per opera dello Spirito Santo ai vaneggiamenti di
un ubriaco è sciocco, blasfemo, stolto; eppure Pietro, guidato dallo Spirito Santo,
avverte la necessità di farsi stolto con gli stolti (cfr. 1 Corinzi 9:22-23) e di demolire(cfr. 2 Corinzi 10:4-5) tale ragionamento, rispondendo secondo la loro follia.

Ma Pietro va anche oltre, non si perde in vane discussioni ma al contrario proclamerà con franchezza quel Vangelo che è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede (Romani 1:16).

Come esempio negativo consideriamo invece i tre amici di Giobbe e la giusta riprensione che ricevono dal giovane Eliu: nella sua confusione Giobbe aveva pronunciato frasi stolte ed altisonanti, ma i tre amici non avevano risposto alle sue domande ed ai suoi dubbi (Giobbe 32:12: “nessuno ha risposto alle sue parole”).

Essi erano dunque ingiusti nell'affermare“Dio soltanto lo farà cedere, non l’uomo”(Giobbe
32:13). Anche noi cristiani a volte rischiamo di usare impropriamente questa frase ma dovremmo considerare con attenzione il trattamento che alla fine Dio stesso riserveràn ai tre amici, ritenendoli pienamente colpevoli di un simile comportamento.
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Ultima modifica: 12/08/2013 11:08 Da stefano .
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Re: L’esortazione biblica all’equilibrio 12/08/2013 12:16 #9096

.
La questione dell'equilibrio, è una questione irrisolvibile con le nostre capacità umane... ecco che ci soccorre la fede in Dio!..
Mi vengono in mente i comportamenti bigotti e dogmatici di alcuni ( moltissimi ) evangelici che per timore di investigare, si fermano alla superficie del messaggio evangelico, si costituiscono delle verità basate su vere verità ma svuotate dello spirito di verità che è da Dio... una volta formata questa verità che giocoforza è parziale, ecco che l'evangelico si sente in una botte di ferro,

e pensa

"ormai nulla mi potrà sviare dalle vie del Signore",

ma che succede quando si troverà ad affrontare delle prove pesanti?...
Quelle verità ( mezze verità) non potranno aiutarlo e la disperazione lo consumerà, lo farà vacillare e salvo un intervento pietoso da parte di Dio, soccomberà inesorabilmente.

Che cosa è un dogma se non il rifiuto ad esaminare il messaggio evangelico sia con la mente come pure anche con lo spirito?..

Quindi carissimo fratello che mi stai leggendo, chiunque tu sia, prima di fare affermazioni assolute... medita con la mente ma anche con lo spirito.

Una cosa sola è certa, noi conosciamo Dio nella misura in cui Lui ci si rivela, ma la misura è diversa da persona a persona e chi più riceve, meno deve essere dogmatico e assolutistico,
chi meno riceve dal canto suo, avrà difficoltà a capire, ma se avvicinato con amore, pure lui capirà come chi ha ricevuto di più.
Pace


f.sco
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Re: L’esortazione biblica all’equilibrio 12/08/2013 22:27 #9099

Dice Francesco:La questione dell'equilibrio, è una questione irrisolvibile con le nostre capacità umane... ecco che ci soccorre la fede in Dio!..


E' vero Carissimo, le varie fasi della meravigliosa conoscenza di Dio ci posiziona su vari livelli nelle disposizioni di cuore verso la maturità e l'equilibrio.

In ogni caso siamo chiamati a ricercarlo.....non l'equilibrio di Dio....bensì il grande Dio dell'equilibrio per eccellenza............Miei cari, Gesù ne è la grande dimostrazione.
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Re: L’esortazione biblica all’equilibrio 15/08/2013 09:00 #9109

Dio ha dato doni e talenti diversificati all'interno del Corpo di Cristo e pertanto alcuni credenti tenderanno a concentrarsi prevalentemente sull’atteggiamento proposto da Proverbi 26:4, altri su quello di Proverbi 26:5. L'attitudine naturale può dunque fungere da guida ma essa è secondaria rispetto alla guida sovrannaturale dello Spirito Santo.

In merito alla predicazione di Stefano, il libro degli Atti riferisce che i suoi oppositori
non potevano resistere alla Sapienza e allo Spirito con cui egli parlava (Atti 6:10).
Se questa generazione di cristiani fedeli a tutto l'Evangelo vuole davvero raggiungere gli italiani con il messaggio della salvezza in Cristo Gesù, allora tale generazione deve imparare alla scuola del supremo Maestro a saper parlare e saper tacere, a saper rispondere secondo la logica di Dio, ma anche a saperlo fare secondo la logica dello stolto. Questa sfida richiede, anzi pretende nulla di meno che pienezza di Spirito Santo accompagnata da pienezza di Sapienza divina.
Se dunque alla fine di queste riflessioni ci sentiamo inadeguati, ricordiamo che
persino l'apostolo Paolo allo stesso proposito affermava: “E chi è sufficiente a queste
cose”? (2 Cor. 2:16)
Ma altrove egli può scrivere con piena certezza: “Io posso ogni cosa in Colui che mi
fortifica” (Filippesi 4:13)

Il segreto è nel desiderare di essere persone con il giusto equilibrio.....solo in questo modo si farà giusta richiesta, alla giusta persona che di equlibrio, ne ha da donare, ovvero il nostro grande DIO.......



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