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IL PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA
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ARGOMENTO: IL PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA

Re: IL PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA 21/09/2013 17:14 #9251

.

"aslan" scrive:

Se tutti i giorni sono uguali qual è il senso del quarto comandamento?
Cosa vuole Dio da noi quando osserviamo questo comandamento?

A mio avviso se il Signore ci ordina di osservare il settimo giorno questo deve essere sacro.

Altrimenti non mi spiego perché storciamo il naso verso gli amici cattolici che hanno modificato il secondo comandamento quando noi non teniamo nella giusta considerazione il quarto.



Carissimo "aslan",
porsi delle domande è legittimo e naturale, il Signore nostro Dio ci ha fatti così;
semmai, dobbiamo chiederci del perché ci poniamo certe domande e a che scopo.

In ambito spirituale è ovvio che tendiamo verso la verità, verso la conoscenza delle cose di Dio che ci riguardano e in ultimo, è desiderio del credente cercare di essere gradito a Dio!

Tu metti in cotrapposizione due comandamenti molto discussi da secoli, due comandamenti che sono stati estremizzati, portando a vere e proprie "guerre" fratricide, ma non vince nessuno, siamo tutti perdenti.

Il comando che Dio ci ha dato in merito all'adorazione che dobbiamo solo a Lui, è un comando eterno, ha origini sin da prima della creazione del mondo e in occasione dei dieci comandamenti dati a Mosè, Dio ribadisce la Sua Signoria su tutto il creato...

"poiché Egli è il Geloso"


per quanto concerne poi il quarto comandamento che stabilisce un giorno (il settimo) da dedicare alle cose di Dio,

questo comandamento ha altre finalità,
serviva e serve a Dio per "garantirsi" un momento della nostra vita tutto per se...

se poi ci mettiamo che il giorno di riposo era dovuto anche ai servi e agli schiavi degli ebrei, ecco che la cosa appare nella sua chiarezza,

ogni essere umano è creatura di Dio ed ha diritto di condurre una vita dignitosa e quando cade in disgrazia perché sconfitto in battaglia e ridotto in schiavitù, anche a costui Dio ha "preteso" che gli si concedesse un tempo di riposo ove,

lo schiavo si riposa dalle fatiche della settimana ma non adora Dio;

mentre invece,

l'ebreo fedele a Dio, oltre a ritemprarsi dalle fatiche della settimana, può e deve dedicarsi alle cose dello spirito.

Ricordiamoci che
da quando la tenda del tempio si squarciò in occasione della crocifissione, molte cose sono cambiate nel rapporto uomo-Dio, tutto il cerimoniale è stato azzerato e la legge tutta fatta "schiava" del nuovo ordinamento dettato da Gesù.

Comunque,
giusto per chiarezza, io non sono ne per il sabato e nemmeno per la domenica, ma del mio vivere quotidiano, mi par logico che devo "ritagliarmi" un momento esclusivo da dedicare tutto alle cose dello spirito e quindi, a coltivare la relazione con il mio/nostro Creatore e nostro Dio,

sempre però come Gesù ci ha istruiti.
Pace




f.sco
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Ultima modifica: 21/09/2013 18:26 Da francotecnos.
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Re: IL PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA 21/09/2013 22:22 #9252

joshua3,
ho un po’ febbre adesso mentre sto scrivendo, ma essendo sabato, naturalmente sto resistendo a chiamare la guardia medica evitando di commettere e far commettere peccati su peccati.

Joshua3, ma da dove hai capito che il sabato non è permesso scrivere? Io non lo trovo nella Parola almeno che tu non intenda validi tutte le servitù che i Farisei hanno aggiunto e che hanno permesso loro di brontolare e condannare nostro Signore Gesù!

Tuttavia il tuo ragionamento non mi quadra.
a) Io ho detto che Dio vuole che osserviamo il sabato.
b) Tu rispondi che io ho palesemente violato il sabato perché ho avuto l’ardire di scrivere
c) Quindi, due più fa quattro, il sabato non va rispettato.

Sarebbe come se un assassino dice al giudice: - Signor giudice, è vero che sono uno spietato assassino, ma quanti hanno fatto le stesse cose che ho fatto io? Dunque non devo essere condannato –

Io credo che il sabato sia eterno.
La Torah ricorda ad ogni occasione la sua prescrizione, quale segno perpetuo tra Dio ed Israele: “... il Sabato è un segno fra me e voi per tutte le vostre generazioni... celebrandolo di generazione in generazione come un patto perpetuo. Esso è un segno perpetuo fra me e i figliuoli d’Israele.”

Perpetuo non significa fino a quando non verrà sostituito, ma che “dura per sempre, che non si ferma mai

L’osservanza del Sabato, e comunque l’adesione all’ideologia che esso esprime, non intacca necessariamente la nozione di grazia contenuta nel Nuovo Testamento.

L’apostolo Paolo esclude che si possa essere giudicati a motivo dell’inosservanza del sabato, così come dei noviluni e delle altre feste, cose che egli considera “un’ombra di quella realtà che doveva venire: che è Cristo.”

Nel Nuovo Testamento non viene annullata la Legge, bensì evidenziato il suo principio dinamico, alla base dei precetti del decalogo, affinché, compresa la sua essenza, venga assimilata spiritualmente.

Ciò non deve divenire un pretesto per annullare i comandamenti, anziché la condizione per una conoscenza di Dio secondo quella libertà di coscienza a cui, per l’appunto, l’apostolo si riferisce: “Nessuno dovrà più insegnare agli altri o dire al fratello: Cerca di conoscere il Signore. Perché mi conosceranno tutti, dal più piccolo fino al più grande.”

La pratica secondo libertà di coscienza del “Grande Comandamento” dovrebbe condurre, a rigor di coerenza, alla riduzione del numero dei precetti da 10 ai due principi menzionati, oppure alla conservazione di tutti i dieci senza modifiche, in quanto esplicazioni dei due principi stessi.

Quel che invece avviene è allarmante: si conservano alcuni precetti, dichiarando che il decalogo è immutabile, si annullano altri sulla base della libertà dalla legge mosaica, talché coloro che accusano i tali della manomissione del 2° comandamento, sono spesso i medesimi che hanno mutato il 4°, animati ancor più dei precedenti, dai principi dell’economia profana, e che, pur biasimando l’idolatria dei vitelli d’oro, negano in altre forme la sovranità di Dio.

Il movente che in molti casi conduce alla trasgressione del 4° comandamento, oppure, più generalmente dei suoi contenuti, è il medesimo che ha ridotto il Giubileo ad “un pezzo da museo” della storia dello spirito, ricorrendo, per l’ennesima volta, ad una nozione di libertà, concepita per una più autentica applicazione della legge, ma che viene costretta a giustificare intenti individuali ed istituzionali che non hanno più nulla da spartire con la Legge di Mosè.
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Re: IL PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA 21/09/2013 23:08 #9253

ho un po’ febbre adesso mentre sto scrivendo, ma essendo sabato, naturalmente sto resistendo a chiamare la guardia medica evitando di commettere e far commettere peccati su peccati.


Aslan, spero sia una battuta......
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Re: IL PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA 22/09/2013 09:20 #9254

Naturalmente, caro Stefano!

Ho dimenticato la faccina,
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Re: IL PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA 22/09/2013 11:37 #9256

aslan ha scritto:
joshua3,
ho un po’ febbre adesso mentre sto scrivendo, ma essendo sabato, naturalmente sto resistendo a chiamare la guardia medica evitando di commettere e far commettere peccati su peccati.


Al di là della simpatica battuta:

1) il Sabato può essere trasgredito per salvare una vita;

2) Mentre tu stavi scrivendo non era Shabbat, sono cose che dovresti sapere, non puoi dire: io osservo il Sabato senza sapere quando è o quando non è Shabbat, il tuo Sabato – alle 22:22 – non è lo stesso Sabato degli ebrei, a questo punto due opzioni: a) il tuo Sabato è giusto e quello degli ebrei è sbagliato; b) il tuo Sabato è confusionario e quello degli ebrei è giusto.


aslan ha scritto:

Joshua3, ma da dove hai capito che il sabato non è permesso scrivere? Io non lo trovo nella Parola almeno che tu non intenda validi tutte le servitù che i Farisei hanno aggiunto e che hanno permesso loro di brontolare e condannare nostro Signore Gesù!


Il fariseismo non c’è più, ma i divieti, per evitare di trasgredire Shabbat, sono osservati da tutti gli ebrei che tengono a questa, loro, solennità, tu che continui a osservare tale ricorrenza li dovresti conoscere, altrimenti ritorniamo al discorso di prima: quale Shabbat? Il tuo o quello degli Ebrei? E non parlo di divieti Farisaici, parlo di tutti i divieti che gli Ebrei, che tengono al Sabato, osservano scrupolosamente. Shabbat, infatti, implica nel suo significato riposare e cessare, come fai a riposare se sei distratto da altre cose? Qunado si dice: io osservo, io credo, certo tanto di cappello, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.


aslan ha scritto:

Io credo che il sabato sia eterno.
La Torah ricorda ad ogni occasione la sua prescrizione, quale segno perpetuo tra Dio ed Israele: “... il Sabato è un segno fra me e voi per tutte le vostre generazioni... celebrandolo di generazione in generazione come un patto perpetuo. Esso è un segno perpetuo fra me e i figliuoli d’Israele.”


Sono assolutamente d’accordo con te: è un patto tra Dio e Israele.

1) perpetuo tra Dio ed Israele;

2) il Sabato è un segno fra me e voi (Israele) per tutte le vostre (Israele) generazioni;

3) Esso è un segno perpetuo fra me e i figliuoli d’Israele.”

aslan ha scritto:

L’apostolo Paolo esclude che si possa essere giudicati a motivo dell’inosservanza del sabato, così come dei noviluni e delle altre feste, cose che egli considera “un’ombra di quella realtà che doveva venire: che è Cristo.”



Sono, anche qui, assolutamente d’accordo con te:

1) L’apostolo Paolo esclude che si possa essere giudicati a motivo dell’inosservanza del sabato

2) “un’ombra di quella realtà che doveva venire: che è Cristo.”: c’è un’ombra (il Sabato) e c’è una realtà (Cristo).


aslan ha scritto:

La pratica secondo libertà di coscienza del “Grande Comandamento” dovrebbe condurre, a rigor di coerenza, alla riduzione del numero dei precetti da 10 ai due principi menzionati, oppure alla conservazione di tutti i dieci senza modifiche, in quanto esplicazioni dei due principi stessi.

Quel che invece avviene è allarmante: si conservano alcuni precetti, dichiarando che il decalogo è immutabile, si annullano altri sulla base della libertà dalla legge mosaica, talché coloro che accusano i tali della manomissione del 2° comandamento, sono spesso i medesimi che hanno mutato il 4°, animati ancor più dei precedenti, dai principi dell’economia profana, e che, pur biasimando l’idolatria dei vitelli d’oro, negano in altre forme la sovranità di Dio.



E no! Non puoi dire che è allarmante dopo aver affermato, con Paolo, che non si può essere giudicati per l’inosservanza del Sabato, se non si può essere giudicati non c’è nulla di allarmante: delle due l’una.
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Re: IL PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA 22/09/2013 22:39 #9259

Scusate ma io vorrei poter dire quello che penso su questo post del sabato. Certo credo che per chi ci legge e per quelli che come me sono da poco svezzati dalla Parola sia un poco difficile capire quello che dobbiamo fare o non fare il sabato o la domenica!
In Atti 1:14 l'apostolo Luca dice: Tutti questi perseveravano concordi nella preghiera, con le donne, e con Maria, madre di Gesu' e con i fratelli di Lui.
Possiamo anche noi comportarci come gli 11? Io credo di si preghiamo il Signore senza farci mille domande che puo' cambiare se il sabato o la domenica o gli altri giorni?
Non ci dividiamo su questo ma guardiamo oltre cosa vuole ilSignore? Un giorno stabilito che poi diventa un'abitudine o un giorno qualsiasi ma con cuore sincero .

Grazie.
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Re: IL PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA 23/09/2013 08:58 #9260

2) Mentre tu stavi scrivendo non era Shabbat, sono cose che dovresti sapere, non puoi dire: io osservo il Sabato senza sapere quando è o quando non è Shabbat, il tuo Sabato – alle 22:22 – non è lo stesso Sabato degli ebrei, a questo punto due opzioni: a) il tuo Sabato è giusto e quello degli ebrei è sbagliato; b) il tuo Sabato è confusionario e quello degli ebrei è giusto.[/size]

Buon secondo giorno della settimana!
Joshua3, so bene che il sabato ebraico termina al tramonto., ma come ha capito Stefano e ribadito io era una battuta, ma sembra che tu non hai capito e allora voglio stare al tuo giochino.
Non avevo mai pensato che si possa osservare il sabato all’italiana, non è male l’idea, ci penserò sopra e poi deciderò il da farsi.
Credo che non necessariamente osservare il sabato all’italiana significa che quello ebraico è errato.
Se una persona osserva il sabato all’italiana con coscienza perché è sbagliato?
Continui a commettere gli stessi errori, spero che non abbia intrapreso la carriera giudiziaria per il bene dei cittadini. Non riesci a considerare che entrambi sono giusti?
Inoltre, io non ho mai affermato di seguire il sabato all’italiana o quello ebraico.

Ora, senza polemiche, dicci cosa credi tu, in modo da arricchire la discussione.

Per te il quarto comandamento è tutt’ora in vigore o per te esistono solo 9 comandamenti?
Tu lo osservi? Se si, cosa fai/non fai?
Se no, prova a spiegarci i motivi profondi che ti hanno spinto verso questa decisione.





Il fariseismo non c’è più, ma i divieti, per evitare di trasgredire Shabbat, sono osservati da tutti gli ebrei che tengono a questa, loro, solennità, tu che continui a osservare tale ricorrenza li dovresti conoscere, altrimenti ritorniamo al discorso di prima: quale Shabbat? Il tuo o quello degli Ebrei? E non parlo di divieti Farisaici, parlo di tutti i divieti che gli Ebrei, che tengono al Sabato, osservano scrupolosamente. Shabbat, infatti, implica nel suo significato riposare e cessare, come fai a riposare se sei distratto da altre cose? Qunado si dice: io osservo, io credo, certo tanto di cappello, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.

Caro Joshua, il mio Shabbat è quello del Signore non quello degli ebrei con tutte le loro regole assurde condannate da Gesù, tu invece a quale credi?
A quello che intendeva Gesù, quello che credono gli ebrei o nessuno dei due?
Se vuoi e puoi spiegaci il perché.



1) perpetuo tra Dio ed Israele;

2) il Sabato è un segno fra me e voi (Israele) per tutte le vostre (Israele) generazioni;

3) Esso è un segno perpetuo fra me e i figliuoli d’Israele.”
[/size]
aslan ha scritto:

L’apostolo Paolo esclude che si possa essere giudicati a motivo dell’inosservanza del sabato, così come dei noviluni e delle altre feste, cose che egli considera “un’ombra di quella realtà che doveva venire: che è Cristo.”



E no! Non puoi dire che è allarmante dopo aver affermato, con Paolo, che non si può essere giudicati per l’inosservanza del Sabato, se non si può essere giudicati non c’è nulla di allarmante: delle due l’una.[/quote]

Mi sembra di capire che per te il patto è solo tra Dio ed Israele, ma esclude noi cristiani? Mi sbaglio?

Questo aspetto è interessante.
Tu dici che Dio ha fatto un patto eterno con il popolo d’Israele per quanto riguarda il sabato.
Sostieni che San Paolo insegna che non si può essere giudicati per l’inosservanza del sabato.
Quindi per un ebreo che diventa cristiano con la nuova nascita cosa fa? Osserva o meno?
Oppure osserva un sabato si e l’altro no?
Dicci come si risolve questo enigma.

Adottando il tuo metodo con cui fai le conclusioni,(delle due l’una), ci troviamo di fronte ad una bella contraddizione biblica

Infatti, da una parte Dio comanda solennemente l’osservazione eterna del sabato dall’altra dice che chi vuole può non farlo senza essere condannato.
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Re: IL PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA 23/09/2013 13:00 #9262

aslan ha scritto:
2)

Buon secondo giorno della settimana!
Joshua3, so bene che il sabato ebraico termina al tramonto., ma come ha capito Stefano e ribadito io era una battuta, ma sembra che tu non hai capito e allora voglio stare al tuo giochino.
Non avevo mai pensato che si possa osservare il sabato all’italiana, non è male l’idea, ci penserò sopra e poi deciderò il da farsi.
Credo che non necessariamente osservare il sabato all’italiana significa che quello ebraico è errato.
Se una persona osserva il sabato all’italiana con coscienza perché è sbagliato?
Continui a commettere gli stessi errori, spero che non abbia intrapreso la carriera giudiziaria per il bene dei cittadini. Non riesci a considerare che entrambi sono giusti?
Inoltre, io non ho mai affermato di seguire il sabato all’italiana o quello ebraico.

Ora, senza polemiche, dicci cosa credi tu, in modo da arricchire la discussione.

Per te il quarto comandamento è tutt’ora in vigore o per te esistono solo 9 comandamenti?
Tu lo osservi? Se si, cosa fai/non fai?
Se no, prova a spiegarci i motivi profondi che ti hanno spinto verso questa decisione.


Aslan ti confesso che ho letto e riletto questo tuo intervento e mi è venuto un leggero mal di testa, non oso immaginare cosa penserebbe un ebreo leggendo il tuo intervento, come minimo si straccerebbe le vesti, c’è molta confusione in esso e ho l’impressione che tu non te ne renda nemmeno conto. Nel tentativo di tappare buchi apri solo voragini.

Nei tre punti (a scanzo di equivoci) tra virgolette c'è il tuo pensiero, cerchiamo di sciogliere questa matassa:

1) “Credo che non necessariamente osservare il sabato all’italiana significa che quello ebraico è errato”

R) Aslan ti rendi conto di ciò che dici? Sabato all’italiana? Ma che cos’è un programma sulla Rai?

2) "Se una persona osserva il sabato all’italiana con coscienza perché è sbagliato?"

R2) Ancora con il Sabato all’italiana? Shabbat è unico non ce ne possono essere tanti altrimenti che Shabbat è?

3) "Inoltre, io non ho mai affermato di seguire il sabato all’italiana o quello ebraico."

R3) La chiosa, Aslan, è spettacolare, non segui quello Italiano non segui quello Ebraico quale segui? Il tuo o esiste un ulteriore Shabbat? E quale?

Prima di intavolare qualsiasi discussione bisognerebbe, necessariamente, stabilire di che cosa, e sopratutto se si ha cognizione di ciò di cui si parla, e quale Sabato sia quello giusto, non ce ne possono essere tanti, almeno io credo.


aslan ha scritto:

Mi sembra di capire che per te il patto è solo tra Dio ed Israele, ma esclude noi cristiani? Mi sbaglio?

Questo aspetto è interessante.
Tu dici che Dio ha fatto un patto eterno con il popolo d’Israele per quanto riguarda il sabato.
Sostieni che San Paolo insegna che non si può essere giudicati per l’inosservanza del sabato.
Quindi per un ebreo che diventa cristiano con la nuova nascita cosa fa? Osserva o meno?
Oppure osserva un sabato si e l’altro no?
Dicci come si risolve questo enigma.

Adottando il tuo metodo con cui fai le conclusioni,(delle due l’una), ci troviamo di fronte ad una bella contraddizione biblica


Ripeto, per poter iniziare una discussione bisogna partire da una base, base che, viste le premesse, non c’è. L’ebreo che nasce di nuovo può tranquillamente, non solo, osservare il Sabato ma anche farsi circoncidere, ma queste sono cose che ha affermato il Concilio Apostolico (Atti 15) non io.

Però su questo intervento vorrei farti una domanda: ma tu leggi ciò che scrivi o fai copia e incolla senza sapere, nemmeno, quello che dici? Ti spiego, nel tuo primo intervento hai scritto:

«L’apostolo Paolo esclude che si possa essere giudicati a motivo dell’inosservanza del sabato, così come dei noviluni e delle altre feste, cose che egli considera “un’ombra di quella realtà che doveva venire: che è Cristo.”»,

qui, invece, scrivi che sono io a sostenere (io ho detto che ero d’accordo con quanto da te affermato, infatti è la mia interpretazione di Colossesi) che San Paolo insegna che non si può essere giudicati per il Sabato. Fammi capire per favore perché ho l'impressione di parlare con due persone che si contraddicono vicendevolmente

Vedi caro Aslan, c’è stato un momento in cui si è perso il conteggio del Sabato ma sono secoli che è stato ripristinato e da allora Shabbat - l'unico!!! - rispetta sempre gli stessi orari. Qui ci sono, potrebbero esserti utili, gli orari ufficiali dello Shabbat: www.torah.it/lunario/orari/.
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Ultima modifica: 23/09/2013 13:01 Da joshua3.
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Re: IL PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA 23/09/2013 18:32 #9263

Joshua, ti hanno già detto che sei divertente quando scrivi?

Hai l’impressione di parlare con due persone diverse? Quasi indovinato, soffro da anni di disturbo bipolare ma tranquillo prendo le medicine.

Scusami e perdonami se pur non condividendo tutto quello che esprimi evito però, di risponderti punto punto per non aumentare ulteriori polemiche che non gioverebbero punto a questa discussione.
Non avere a male. Sii felice.

Per tornare al tema condivido molto l’intervento iniziale di Gianfranco. È vero che l’apostolo Paolo non condanna chi non osserva il sabato, tuttavia la mia posizione è sentire di doverlo osservare.

In fin dei conti per quale ragione Dio dà i dieci comandamenti? Io credo per la nostra protezione e per il nostro bene.

Dio comanda: - Non avrai altro Dio all’infuori di me – Dio vuole proteggere la nostra vita; fuori di Dio tutte le strade conducono a morte.

Dio comanda: - Non commettere adulterio - per proteggere il matrimonio

Dio comanda: - Non invidiare la roba e la donna degli altri - per proteggere l’amicizia

Dio comanda: - Non assassinare – per proteggere la vita

A me sembra quindi che Dio voglia in qualche maniera benedirci, farci evitare inutili deserti e soprattutto allontanarci dai pericoli proprio seguendo i suoi comandamenti.

Mi suona quindi strano che il quarto comando non sia qualcosa d’importante e che magari ci stiamo perdendo.

Credo che per la maggior parte dei cristiani il quarto comandamento sia passato in disuso, anzi detto in maniera schietta sia ritenuto “perdita di tempo”.

In una società poi, dove si trotta dalla mattina alla sera “sacrificare” il 15% del tempo della settimana a riposarsi completamente è quasi da sconsiderati.

Visto poi, che in effetti c’è bisogno del riposo fisico e mentale allora si rilegano al sabato tutti i compiti meno faticosi, come far la spesa e fare delle commesse.

Io credo che il significato del quarto comando, scritto direttamente da Dio con il suo dito, voglia farci rendere conto della nostra pochezza.

Volenti o nolenti, forse inaspettatamente, un giorno dovremmo lasciare tutto e tutti. Quando ci fermiamo, il sabato, magari con delle cose da fare importanti, è come se prendiamo l’abitudine a partire immediatamente.

Forse alcune cose erano assolutamente da terminare, forse saremo preoccupati per il futuro di un figlio che lasciamo ancora in tenera età. Ma dobbiamo andare.

Io credo che questo sia almeno uno dei sensi del quarto comando. Non siamo noi che abbiamo le chiavi della vita ma il Signore. È una specie di premorte.

Personalmente per motivi di lavoro mi capita spesso di lavorare di sabato. Sono un dipendente del Ministero della Giustizia e quando mi sono informato sul fatto di far coincidere il giorno festivo ad ogni sabato mi è stato detto che il contratto di lavoro prevede, per noi cristiani, solo i giorni rossi segnati sul calendario.

L’unica maniera per ottenere il sabato di riposo è presentare formale documentazione di conversione e frequentazione alla religione ebraica, so che ad un collega di religione ebraica è stato giustamente concesso.

Siccome ho degli amici alla Sinagoga della mia città, che mi hanno preso in simpatia per il fatto che diversi anni fa mi sono fatto circoncidere allora loro hanno interpretano il fatto che molto probabilmente ho un antenato ebreo e che prima o poi mi sarei convertito; ebbene loro avrebbero rilasciato parziale documentazione per ottenere il beneficio.
Ma ho rifiutato perché non credo che ciò sia giusto.

Allora cosa posso fare, non osservarlo mai? Storpiarlo a modo mio?

Mi sono inventato il “sabato all’italiana”, ovvero osservo il sabato quando cade il giorno di riposo. Nessuno mi obbliga e spero pure che nessuno possa condannarmi.

Qualcuno potrà dire, ma formalmente non stai osservando il sabato, e questo sarebbe vero, ma ho voglia di fare così.

La giornata del riposo spesso è anche condivisa in famiglia, con mia moglie e mio figlio.
In quel giorno mi piace abbandonarmi a Dio in maniera fanciullesca e rinnovare a lui la mia volontà di seguirlo per sempre.

A volte, il quel giorno, facciamo dei semidigiuni, beviamo una spremuta la mattina e poi si cena direttamente alla sera.
In questa maniera non si deve pensare cosa mangiare, andare a comprarlo e poi prepararlo.

Ma la cosa che mi ha sorpreso di più e senz'altro che quel giorno è diventato un giorno speciale, dove fare una bella passeggiata e poi fermarsi, magari in un boschetto a riflettere del senso della vita, ma si sta bene anche parlando poco, godendo del silenzio della natura.

Si ha come l’impressione che il tempo si fermi e che tutte le cose anche quelle banali diventano importanti.

Ovviamente come mi ha suggerito qualcuno puoi fare le stesse cose gratis, solo a livello mentale e spirituale, “senza sprecare” una giornata di riposo.

Be, ognuno è libero di farlo
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Re: IL PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA 23/09/2013 21:38 #9264

Aslan ho letto a più riprese su i tuoi post la citazione dei comandamenti da rispettare........

Carissimo nel nuovo patto, ovvero dopo la morte del nostro Gesù, non si diventa credente in Dio rispettando i comandamenti,prima si diventa credenti per la revelazione della sua grazia in noi, solo successivamente si ha nel cuore il desiderio e la forza di piacere a Dio.


Cosa sono i comandamenti in realtà...... ti sei mai fatto questa domanda?

Se hai voglia ne possiamo parlare.

Ti dò uno spunto, spero non disturbarti dicendoti che oggi i 10 comandamenti sono superati, ovvero c'è qualcosa oltre i 10 comandamenti.
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