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Riporto da Stefano:
"Ripropongo il comando :
2 Io sono il Signore tuo Dio, il quale ti
trassi dalla terra d’Egitto, dalla casa di
schiavi [da quel paese, che per voi era
un ergastolo].
3 Non avere altri dèi in faccia a me.
A questo punto vorrei chiedere a Francesco un parere sulla possibile contestualizzazione di questo comando a noi oggi."
Una piccola premessa è d'obbligo,
l'Iddio che trasse fuori dalla schiavitù d'Egitto "quel" popolo, E' lo stesso Dio che ve li mandò o che permise vi andassero in schiavitù; E' lo stesso Dio che noi adoriamo e a cui dobbiamo rispetto, E' lo stresso Dio che per tramite Gesù Suo figlio, ha riscattato tutta l'umanità per i fatti di Eden....
giusto per la precisione!..
Dietro invito di Stefano,
cerco di esporre una mia "visione"; non ho la pretesa che quanto dirò/scriverò, sia da prendere come oro colato, ma sicuramente è ciò che sento di dire/scrivere...
Gli idoli che esistevano nell'antico Egitto come pure quelli che esistono tutt'ora in molte popolazioni, si "proponevano" e si "propongono" con i chiari connotati di un dio... nessun dubbio quindi, chi vi si appressa sa cosa sta facendo... se è un cristiano credente sa anchen che un idolo è nulla al cospetto del vero Dio... sa come deve comportarsi e cosa sentire dentro il proprio animo.
Purtroppo però, spessissime volte il credente "moderno", non si rende conto di essere un credente all'acqua di rose, un credente sui generis; non s'accorge di quanti idoli lo circondano e che li sta pure servendo... un idolo o un dio pagano, come dicevo, ha i chiari connotati di un dio e noi come detto, sappiamo che dobbiamo ritenreli come cosa da nulla, ma che dire della dedizione verso la carrozzeria della nostra autovettura?, Verso i tappetini e le gomme delle ruote...
proprio oggi,
sotto casa "mia", un giovane era intento a mettere a "lucido" la propria auto, da tener presente che lui non lavora, che la famiglia versa in pessime condizioni economiche... eppure, era lì a lucidare la propria auto, a pulirla e a ripulirla dalla polvere che si è depositata pur restando ferma... per mancanza di benzina; da lungo tempo ferma per mancanza di benzina. Dico, che importanza riveste quella macchina per quel ragazzo?... E sia chiaro, la macchina va pulita e manutenzionata a dovere, è uno strumento che serve per come è organizzata la società in cui siamo immersi... ma non dobbiamo dedicarle un secondo più del necessario!...
Per quel ragazzo (per molti di noi), aver cura della propria autovettura, è diventato un "impegno" che ci delizia, la agghindiamo di perfili lucenti, di ogetti d'arredo come fosse casa nostra; se qualcuno osa sfiorarla con un dito ci muoviamo a gelosia come e più se fosse nostra moglie o la nostra fidanzata/o!... Nooo, non è un idolo, nemmeno un dio egizio o dell'Africa nera e neppure un dio gallico... è un semplice mezzo di trasporto... e noi "l'adoriamo". Ogni momento sottratto a "cose" di vero valore, ogni momento sottratto a Dio per un "idolo", ci mette in serio pericolo.
Anche se al tempo nostro non vedremo un mare aprirsi per lasciarci passare, anche se un monte non tuonerà per indicare che sopra vi è Dio, non dimentichiamo che "quel" Dio è pure il nostro Dio e come allora, si muove a gelosia quando non è al centreo delle nostre attenzioni, quando distogliamo il pensiero dalle "cose" che Lo riguardano. Grazie a Gesù se non veniamo più pesantemente puniti, ma non adagiamoci sugli allori, non ci appartengono.
Ora dovrei elencare gli idoli che ci circondano e di cui ci circondiamo, gli idoli nascosti alla nostra coscienza e quindi più pericolosi e tenaci da estirpare, ma non lo farò, per delicatezza e per rispetto verso di voi/noi, non li elencherò, ma esaminiamoci nel profondo del nostro cuore, snidiamo queste presenze occulte che ci condizionano rubando la lode che va solo a quell'unico Dio che Mosè "vide"sul monte Sinai/Horeb.
f.sco