Spero di aver risposto a tutti, ora andiamo avanti.
Quali erano dunque le aspettative dell'ebreo al tempo di Gesù?
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo cercare nell'Antico Testamento.
Vi sono almeno quattro patti a cui dobbiamo fare riferimento.
Il patto con Abramo, con Mosè, con Davide e il nuovo patto.
1) Il patto con Abramo
Possiamo leggerne le caratteristiche nella Genesi.
Genesi 12:1 Il SIGNORE disse ad Abramo: «Va' via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va' nel paese che io ti mostrerò;
Genesi 12:2 io farò di te una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione.
Genesi 12:3 Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà, e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra».
Genesi 15:5 Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda il cielo e conta le stelle se le puoi contare». E soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».
Genesi 12:7 Il SIGNORE apparve ad Abramo e disse: «Io darò questo paese alla tua discendenza». Lì Abramo costruì un altare al SIGNORE che gli era apparso.
Genesi 15:8 Abramo chiese: «Dio, SIGNORE, da che cosa posso conoscere che ne avrò il possesso?»
Genesi 15:9 Il SIGNORE gli rispose: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una tortora e un piccione».
Genesi 15:10 Egli prese tutti questi animali, li divise nel mezzo e pose ciascuna metà di fronte all'altra; ma non divise gli uccelli.
Genesi 15:11 Or degli uccelli rapaci calarono sulle bestie morte, ma Abramo li scacciò.
Genesi 15:12 Al tramonto del sole, un profondo sonno cadde su Abramo; ed ecco uno spavento, una oscurità profonda cadde su di lui.
Genesi 15:17 Or come il sole fu tramontato e venne la notte scura, ecco una fornace fumante e una fiamma di fuoco passare in mezzo agli animali divisi.
Genesi 15:18 In quel giorno il SIGNORE fece un patto con Abramo, dicendo: «Io do alla tua discendenza questo paese, dal fiume d'Egitto al gran fiume, il fiume Eufrate;
Genesi 17:3 Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e Dio gli parlò, dicendo:
Genesi 17:4 «Quanto a me, ecco il patto che faccio con te; tu diventerai padre di una moltitudine di nazioni;
Genesi 17:5 non sarai più chiamato Abramo, ma il tuo nome sarà Abraamo, poiché io ti costituisco padre di una moltitudine di nazioni.
Genesi 17:6 Ti farò moltiplicare grandemente, ti farò divenire nazioni e da te usciranno dei re.
Cosa notiamo cos'è implicato in questo patto?
Un patto è un accordo tra due parti.
In Ge 15 ad Abraamo viene chiesto di preparare degli animali specifici e vennero divisi a metà. Il passare in mezzo significava “se trasgredisco questo passo, possa accadere a me ciò che è accaduto agli animali”. Era un patto molto serio che accadeva in momento unico. Chi passa nel mezzo? Solo Dio. Nella Scrittura il fuoco e il fumo simbolizzano la presenza di Dio. Noi sappiamo che per Dio è impossibile mentire, peccare e morire.
Si potrebbero suddividere queste in promesse personali, nazionali, universali.
Le promesse riguardavano:
a) una Nazione;
b) benedizione (personale e ad altri per mezzo di lui);
c) il suo nome diverrà grande (cfr. cap. precedente, Ge 11 dove gli uomini volevano rendere grande il loro nome; qui è Dio che promette di renderlo grande ad Abraamo);
d) Divisione tra benedetti e maledetti in relazione ad Abraamo;
e) una terra, la cosiddetta “terra promessa”, non sarebbero stati più nomadi.
Dio avrebbe dato quella terra alla discendenza (lett. Zerah - seme) di Abraamo (Ge 12.7).
2) Il patto Mosaico
Ci spostiamo più avanti in Esodo 19.
Dio dà i suoi comandamenti solo dopo averli fisicamente redenti. Egli vuole sostenere la nazione su delle “ali d’aquila”. Devono obbedire alla legge perché sono stati redenti, non per essere redenti.
Israele era già il popolo di Dio. Anche se "falliscono il loro obiettivo" (peccano, trasgrediscono la legge), rimangono il popolo di Dio in virtù del patto di Abramo.
Il patto di Mosè ricorda il patto di Abramo e si fonda sul patto di Abramo.
Il patto di Abramo è unilaterale, quello di Mosè è bilaterale. Nel primo un solo individuo è responsabile: Dio. Nel secondo entrambi sono responsabili. Se il popolo non ubbidisce a Dio e alla legge, sarà maledetto.
Nel patto di Abramo la promessa della terra è irrevocabile. In Ge 17 viene detto che la promessa della terra è una promessa eterna.
In quello di Mosè, questa è legata all’ubbidienza.
Le 26 (nota il v. 3, "Se osserverete...") e De 28 sono un punto cardine dell’antico testamento. Anche i profeti minori sarebbero incomprensibili senza questi passi.
Se obbediscono (es 19.8; 24.7) saranno benedetti.
In Es 24:9-11 cosa fanno Mosè, Aaronne e i 70 anziani? Mangiano e bevono. Dio non li colpisce a morte, perché questo era il simbolo di un patto (come stipulato a quel tempo).
Dio e il popolo erano vincolati.
Lo scopo delle maledizioni è di portare le persone a ravvedimento. Esse servono a richiamare l’attenzione di Israele. Il metodo estremo è l’esilio.
In Amos 4:6, 8-11 Dio ribadisce le maledizioni e dice “voi non siete tornati”.
Leggete a riguardo anche Le 26:35-36, 39-46.
In Mt Giovanni il battista, Gesù, e i discepoli predicano alla nazione d’Israele: ravvedetevi. Questo è il contesto, il patto!
Se la nazione di Israele si fosse ravveduta, Dio avrebbe attuato quelle promesse.
3) Il patto con Davide
2Samuele 7:8 Ora dunque parlerai così al mio servo Davide: "Così dice il SIGNORE degli eserciti: Io ti presi dall'ovile, da dietro alle pecore, perché tu fossi il principe d'Israele, mio popolo;
2Samuele 7:9 e sono stato con te dovunque sei andato; ho sterminato davanti a te tutti i tuoi nemici. Io renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra;
2Samuele 7:10 darò un posto a Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché abiti in casa sua e non sia più turbato e i malvagi non lo opprimano come prima,
2Samuele 7:11 come facevano nel tempo in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo, Israele; e ti darò riposo liberandoti da tutti i tuoi nemici. In più, il SIGNORE ti annunzia questo: sarà lui che ti fonderà una casa!
2Samuele 7:12 Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu riposerai con i tuoi padri, io innalzerò al trono dopo di te la tua discendenza, il figlio che sarà uscito da te, e stabilirò saldamente il suo regno.
2Samuele 7:13 Egli costruirà una casa al mio nome e io renderò stabile per sempre il trono del suo regno.
2Samuele 7:14 Io sarò per lui un padre ed egli mi sarà figlio; e, se fa del male, lo castigherò con vergate da uomini e con colpi da figli di uomini,
2Samuele 7:15 ma la mia grazia non si ritirerà da lui, come si è ritirata da Saul, che io ho rimosso davanti a te.
2Samuele 7:16 La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te e il tuo trono sarà reso stabile per sempre"».
Riassumendo dal patto di Abramo:
a) grande nome;
b) benedizioni;
c) una terra;
d) una nazione.
Cose simili nel patto di Davide:
a) grande nome;
b) una terra;
c) seme (discendenza);
d) casa (famiglia, casato)
C’è un re, un regno, un trono eterno. Ma c’è una promessa ancora, molto significativa: con i figli di Davide, Dio si comporterà da Padre. Se si ribellasse, tale figlio sarebbe disciplinato (come nel patto di Mosè), ma la grazia di Dio non si ritirerebbe da lui.
Quindi il patto Davidico da ulteriori promesse specifiche basandosi su quello di Abramo. E come nel suo caso, è un patto unilaterale, dove Dio si impegna all'adempimento di queste promesse.
4) Il nuovo patto
Dopo il patto di Davide, Israele diventa una Nazione, hanno un re (Davide) poi suo figlio Salomone che pecca gravemente e dopo la sua morte il regno è diviso. Abbiamo poi 1° e 2° Re e 1° e 2° Cronache che narrano la storia dei vari re. Questi vengono giudicati in base al patto di Mosè. Essi violano tale patto e vengono esiliati. Il regno del nord viene deportato dagli assiri, quello del sud resiste un po’ di più grazie a Ezechia e Giosia, dei re che riportarono il popolo verso il SIGNORE. Ma i babilonesi deporteranno più tardi il regno del Sud.
In questo contesto i profeti esortano la nazione a tornare al SIGNORE, affinché Questi li restauri.
Geremia 31:31 «Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE,
«in cui io farò un nuovo patto
con la casa d'Israele e con la casa di Giuda;
Geremia 31:32 non come il patto che feci con i loro padri
il giorno che li presi per mano
per condurli fuori dal paese d'Egitto:
patto che essi violarono,
sebbene io fossi loro signore», dice il SIGNORE;
Geremia 31:33 «ma questo è il patto che farò con la casa d'Israele,
dopo quei giorni», dice il SIGNORE:
«io metterò la mia legge nell'intimo loro,
la scriverò sul loro cuore,
e io sarò loro Dio,
ed essi saranno mio popolo.
Geremia 31:34 Nessuno istruirà più il suo compagno
o il proprio fratello, dicendo:
"Conoscete il SIGNORE!"
poiché tutti mi conosceranno,
dal più piccolo al più grande», dice il SIGNORE.
«Poiché io perdonerò la loro iniquità,
non mi ricorderò del loro peccato».
Questo nuovo patto è diverso da quello di Mosè.
Dio metterà la legge nei loro cuori, riceveranno il perdono dei loro peccati.
Nei vv. 35-40 Dio con un'iperbole afferma che se si potessero fermare la luna, il sole e il mare dal loro operare, allora anche Israele cesserà di essere una nazione.
La promessa del nuovo patto è per il futuro di Israele. Ciò non significa che la Chiesa non abbia parte in questo patto, ma il nuovo patto è una promessa per Israele.
Luca 1:67 Zaccaria, suo padre, fu pieno di Spirito Santo e profetizzò, dicendo:
Luca 1:68 «Benedetto sia il Signore, il Dio d'Israele,
perché ha visitato e riscattato il suo popolo,
Luca 1:69 e ci ha suscitato un potente Salvatore
nella casa di Davide suo servo,
Luca 1:70 come aveva promesso da tempo per bocca dei suoi profeti;
Luca 1:71 uno che ci salverà dai nostri nemici e dalle mani di tutti quelli che ci odiano.
Luca 1:72 Egli usa così misericordia verso i nostri padri
e si ricorda del suo santo patto,
Luca 1:73 del giuramento che fece ad Abraamo nostro padre,
Luca 1:74 di concederci che, liberati dalla mano dei nostri nemici,
lo serviamo senza paura,
Luca 1:75 in santità e giustizia, alla sua presenza, tutti i giorni della nostra vita.
Luca 1:76 E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo,
perché andrai davanti al Signore per preparare le sue vie,
Luca 1:77 per dare al suo popolo conoscenza della salvezza
mediante il perdono dei loro peccati,
Qui vediamo un riferimento al patto di Abramo, a quello di Da e al nuovo patto. Uno degli aspetti fondamentali di quest’ultimo è il perdono dei peccati.
La promessa della terra fu fatta ad Abraamo. Per prosperare nella terra devono ubbidire; se disobbediscono subiranno delle maledizioni, la cui massima è l’esilio. (patto con Mosè)
Quando la nazione torna a Dio, essi torneranno ad avere il loro re (promesse fatte a Davide) e otterranno il perdono dei peccati (nuovo patto).
Ci sarà in futuro un tempo in cui il nuovo patto gli darà la capacità di ubbidire. Pietro in At 1 quando chiede se era quello il tempo, aveva in mente questo.
At 3, Ro 11, Is 59 indicano il ravvedimento della nazione di Israele e la venuta del Liberatore.
In At 3:17-21 cosa fa Pietro? Invita la nazione al pentimento in vista del perdono dei peccati, del ritorno di Cristo (il Re in gloria) e della restaurazione della nazione di Israele.
Zaccaria profetizzò che proprio Israele avrebbe in futuro volto lo sguardo a Colui che essi hanno trafitto.
Circa i benefici del nuovo patto, confronta con Ezechiele capp. 34-37.
Con questo contesto ben alla mente, possiamo addentrarci nel vangelo secondo Matteo.