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ARGOMENTO: GESU' E' RISORTO!

GESU' E' RISORTO! 13/10/2012 15:04 #5966

"Gesu', il crocifisso, e' risorto!" (Marco 16:6).

Questo annuncio trionfale e' stato dato da un angelo splendente a un gruppetto di donne tristi e deluse, che erano andate al sepolcro per imbalsamare il corpo inerte del loro Maestro. La resurrezione di Cristo e' il fatto piu' straordinario della storia, perche' proclama il trionfo della vita, la vita di Dio, sul peccato e sulla morte. Se non ci fosse resurrezione non ci sarebbe per noi speranza di salvezza, non ci sarebbe vittoria sul peccato e la nostra fede sarebbe assolutamente inutile, perche' basata su un uomo morto. Rallegriamoci del fatto staordinario della resurrezione, lodiamo Dio Padre perche' ha permesso il sacrificio di Suo Figlio e Lo ha risuscitato per la nostra giustificazione. Adoriamo il Salvatore glorificato davanti al quale, un giorno, si pieghera' ogni ginocchio!

Oggi in tutto il mondo c'e' solo un sepolcro rimasto vuoto, solo un sepolcro sul quale e' stato inciso:

" HE IS NOT HERE FOR HE RISEN "
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Gesù disse:"Io sono la Via, la Verità, la Vita!"
Ringraziano per il messaggio: francotecnos

Re: GESU' E' RISORTO! 13/10/2012 18:17 #5968

.


Gesù è risorto da duemila anni,
ma ci viene proposto perennemente inchiodato su quello strumento di tortura,
lo vediamo alle spalle di una maestra,
su una colonna di una pasticceria...
in un'aula di tribunale...
mostrando così l'apparente fallimento del Messia
e non la vittoria che da quella morte ne è scaturita.



Gesù è risorto...
amen!



f.sco
***Membro onorario***
Ultima modifica: 13/10/2012 18:32 Da francotecnos.
Ringraziano per il messaggio: stefano , ferdy

Re: GESU' E' RISORTO! 14/10/2012 11:59 #5972

La teologia cristiana non può prescindere dal Crocifisso sia per quanto concerne la sua identità che
la sua rilevanza.
La conversione, il cammino spirituale che ogni essere umano accetta di intraprendere dicendo sì alla Grazia di Dio, è un percorso che conduce sì ad abbracciare il Cristo risorto, ma il passaggio al Golgota è un passaggio obbligatorio, per vedere il Cristo risorto bisogna stare ai piedi della croce.

Gli abbandonati, gli empi, i disumanizzati e gli abbandonati dagli uomini, tutti coloro che sono oppressi e quelli che si sono resi conducono la loro esistenza sotto la croce, anche tutta la vita.

Il messaggio di Gesù è un messaggio che c’insegna a riconoscere come cose divine anche la bassezza e la povertà, la derisione e il disprezzo, l’oltraggio e la sventura, la sofferenza e la morte.

Solo se accetta incondizionatamente l’avvenimento originario della fede, la teologia cristiana può prendere dolorosa coscienza dei limiti imposti dal suo condizionamento economico, sociale, culturale e trascenderli. La morte in croce, il Crocifisso ci fa vedere un Dio che può intervenire, che può far scendere dalla croce il Logos incarnato, ma non lo fa, attraverso la croce vediamo un Dio che soffre, addirittura abbandona Suo Figlio.
I Giudei(che non credettero in Gesù) non potevano accettare che il Messia morisse sulla croce, emblema dei miserabili non dei forti e dei vincitori.

Per me la croce non è una sconfitta, né uno scandalo, Gesù si è offerto volontariamente, la sua passione è una passio activa, non è la resurrezione la vittoria sul peccato ma è il sacrificio del Golgota, ecco perché penso sia sbagliato parlare di resurrezione come di vittoria e della crocifissione come di sconfitta.

Chi nella passione di Cristo riesce a scorgere soltanto la sofferenza dell’uomo buono di Nazareth, sarà pure costretto a vedere in Dio una potenza celeste fredda, muta e non amata. Questa però sarebbe anche la fine della fede cristiana.
La teologia cristiana è dunque sostanzialmente costretta a riconoscere Dio stesso nella passione di Cristo e la passione di Cristo in Dio.

Se Dio sotto ogni aspetto fosse impassibile, sarebbe anche incapace di amare. Tutt’al più potrebbe amare se stesso, non gli altri, ma se Dio è amore allora si apre pure alla sofferenza che gli arreca l’amore per gli altri, rimanendo comunque, in forza del suo amore, sempre al di sopra del dolore che ne deriva. Dio non soffre come la creatura per mancanza d’essere.
Questa sofferenza è sofferenza divina. E’ la sofferenza di quel Dio che sostiene il mondo perché ne sopporta il peso. E’ la sofferenza del Padre che nel sacrificio del “suo proprio Figlio” (Rom 8,32) soffre per la redenzione.
  • joshua3
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Ringraziano per il messaggio: francotecnos

Re: GESU' E' RISORTO! 14/10/2012 13:14 #5974

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Per apprezzare il cibo che ci viene proposto a tavola, bisogna comprendere quanto siamo affamati e quindi, dobbiamo ricordarci come ci sentivamo prima di mangiare... ma poi, dopo aver mangiato, non possiamo lagnarci della fame che non abbiamo più...
Al tempo presente, solo chi non ha a cuore la propria vita disconosce le cose di Dio, ma quando avrà fame di cose sostanziose si avvicinerà alla tavola per sfamarsi; ciò non avverrà se prima non avverte i morsi della fame, ma come dicevo, dopo aver mangiato, i morsi della fame sono solo un ricordo... necessario si, ma sempre e solo un ricordo. Perché tu (un tu ipotetico), stai sempre a dirmi

"ti ricordi quando eri affamato"!?!...

Questa riflessione, il cristiano credente la fa tutti i giorni e molte volte al giorno, le scritture ci invitano a questa riflessione... però,

l'ostentare e il riproporre tale rimprovero, si configura come un'azione assoggettante agli uomini e non a Dio.

Come dicevo nell'altro scritto,

ora Gesù è risorto e come tale lo dobbiamo ricordare,

la croce è stato un passaggio obbligato, ma la resurrezione è la conseguenza che dura tutt'oggi, la croce fu un frazione ( importantissima ) della vita di Gesù e dell'umanità, ma la resurrezione dura da duemila anni!.. E noi abbiamo vita per la resurrezione che dura sino ad ora e non per la morte che è stata ed è passata. La croce, ora è uno strumento che deve farci riflettere, ma il crocifisso, no!.. NON esite più il crocifisso, ora, Gesù è risorto.



f.sco
***Membro onorario***
Ultima modifica: 14/10/2012 13:26 Da francotecnos.
Ringraziano per il messaggio: nunziata
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