Saeed Abedini, il giovane pastore iraniano nel carcere di Evin dal mese di settembre del 2012, pestato, torturato e confinato in cella d’isolamento per dieci giorni, durante i quali non ha visto la luce del sole, è uscito dalla cella d’isolamento con il volto raggiante. I genitori lo hanno visto oggi. Saeed sta scontando una condanna a 8 anni di carcere in pratica per essersi convertito dall’Islam al cristianesimo e per avere più volte diffuso la sua fede. Saeed ha doppia cittadinanza: iraniana e statunitense.
Naghmeh, la moglie, ha appena diffuso questa notizia su Facebook:
Ultime notizie su Saeed: dal momento in cui è stato tolto dalla cella d’isolamento, i suoi famigliari oggi sono riusciti a vederlo. Ha dichiarato di aver avvertito che molti stavano pregando per lui e così il periodo d’isolamento s’è trasformato in un momento di comunione con Dio. Ha detto che quando n’è uscito, gli altri detenuti dicevano che aveva il volto raggiante. Aveva più gioia e pace di quando era entrato in cella d’isolamento. Gli altri detenuti sono rimasti scioccati dal cambiamento. Tutto questo è dovuto alle vostre preghiere. Grazie. Vi darò altri aggiornamenti mano mano che li ricevo. Vi supplico di pregare per la sua salute e le emorragie interne. Non è stato ancora curato”.