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Testimonianza di Imelda D.
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ARGOMENTO: Testimonianza di Imelda D.

Testimonianza di Imelda D. 23/03/2013 14:20 #7900

LA MIA TESTIMONIANZA DI IMELDA
Mi chiamo Imelda, ho 19 anni e sono in Italia da due anni. Sono nata in Costa d’Avorio, un paese molto povero dell’Africa, e sono cresciuta con mia madre Sabine, di mio padre sapevo solo l’esistenza. Mia madre non mi ha fatto mancare niente nei primi anni della mia infanzia, anche se lei non era sempre con me. Tutto iniziò quando morì mia nonna. La mia famiglia si divise: ciascuno andò per la sua strada. Mia madre, io e mio fratello Miguel andammo ad abitare in un’altra città.
Dopo un po’ mia mamma ci lasciò, affidandoci a dei parenti, per andare in un altro paese dell’Africa per cercare lavoro, la Guinea Equatoriale, dove avevamo una zia. Prima di andarsene, lei si era convertita al Signore nella chiesa delle Assemblee di Dio in Costa d’Avorio, io ero una piccola bambina e lei mi ha insegnato ad andare in chiesa e pregare il Signore per ogni cosa.
Negli anni che seguirono non ebbi una vita stabile, ogni anno cambiavo città. Tutto questo non avveniva di volontà mia, ma per volere dei parenti ai quali venivo di volta in volta affidata. Ho girato tanto e poi mi sono ritrovata anch’io in Guinea Equatoriale; ero contentissima perché credevo che ci fosse ancora mia madre, ma mi sbagliavo, perché mia madre era partita per cercare lavoro molto lontano, in Italia.
In quel tempo io avevo solo sette anni, restai lì cinque anni poi tornai in Costa d’Avorio. A 13 anni iniziai le medie e non avevo nessuna esperienza del mondo. Passarono due anni, poi iniziai ad aprire gli occhi al mondo giorno dopo giorno. Ero corteggiata da diversi giovani, iniziai una vita facile: amicizie, locali, luoghi sbagliati... Anche se la domenica sembravo una ragazza tranquilla che frequentava la chiesa.
Continuando con quel tipo di vita, all’età di 17 anni sono rimasta incinta ed il mio pensiero era rivolto a capire cosa potevo fare per abortire. Grazie a Dio, questo mio proponimento non si è realizzato. Lo venne a sapere mia zia, che lo riferì a mia madre. Mia madre (che si era nel frattempo sposata) ne soffrì molto, ma con il suo marito, mi hanno aiutato tanto facendomi venire in Italia, ricongiungendomi anche con gli altri fratelli più giovani. Quando arrivai in Italia, fino alla nascita del mio bambino ero depressa. Avevo paura di non essere una buona madre, non capivo la lingua ed ero sempre triste. Mia madre e la sua famiglia sono tutti membri della chiesa evangelica delle Assemblee di Dio in Italia di Thiene e Valdagno. Io iniziai a frequentare la chiesa, la riunione dei giovani e le varie attività.
Dopo alcuni mesi, durante un culto con i giovani ad Asiago, il Signore parlò al mio cuore. Alla fine dell’incontro il pastore mi disse una cosa che non dimenticherò: “Non dimenticare quello che il Signore ha fatto per te questa sera”. Ho aperto il cuore al Signore, perché mi ha fatto vedere la Sua gloria, mi ha fatto vedere che Lui è vivente e non c’è nessun altro che è pari a Lui. Il Signore mi ha aperto gli occhi e ho capito che il mondo porta solo guai.
Grazie al Signore e all’aiuto di coloro che mi sono stati vicini, mi sono ripresa, diventai più sorridente di prima. La ragazza di prima diventò un’altra, riordinai la mia vita perché ero diventata mamma non potevo più pensare solo a me. Ora dovevo pensare a due persone, a me e a mio figlio. Ora posso dirlo: mio figlio è la cosa più bella che ho avuto. Quando lo vedo sorridere, quando lo vedo giocare, quando lo vedo fare tutte le cose che fanno i bimbi della sua età sono felicissima e fiera di lui. È un dono di Dio.
Il Signore mi ha benedetto tanto, mi ha battezzato nello Spirito Santo al campeggio al Poggiale in agosto 2008. Ho fatto il battesimo in acqua il 15 marzo 2009, pure lì il Signore ci ha benedetto insieme ad altri fratelli che hanno fatto questo passo di fede. Una cosa che mi è rimasta impressa, è che quando sono arrivata in Italia, mia mamma non mi ha presentato amiche, conoscenti od altre persone, ma mi ha presentato la Chiesa del Signore, che ora frequentiamo insieme alla mia famiglia ed è per me una seconda famiglia. In questa comunità ho realizzato il vero amore fraterno.
Alcune volte ho un po’ di nostalgia del mio paese che amo molto, ma sto bene anche qui, sono felice, in questo bel paese l’Italia, dove il Signore mi ha voluto.
Ho ancora delle cose in sospeso però sono tranquilla, lascio tutto nelle mani del Signore. Tutto questo lo devo al Signore e alla mia dolce, cara mamma. Senza il Signore io non sono niente. Ho affidato la mia vita e quella di mio figlio a Lui e da ora in poi voglio vivere per Lui. Sono felice di poter condividere la mia testimonianza con voi.
Dio sia lodato.
Valdagno, 23 aprile 2009
Imelda D.
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Ringraziano per il messaggio: francotecnos, anna rapa
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