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ARGOMENTO: UN ATEO TROVA CRISTO

UN ATEO TROVA CRISTO 04/06/2013 15:35 #8661

Sono cresciuto in una famiglia dove nessuna religione era creduta né praticata. Nella mia infanzia non ricevetti alcuna educazione religiosa e all'età di 14 anni ero un ateo convinto e indurito. Questo era il risultato di una fanciullezza amara. Ero rimasto orfano fin dai miei primi anni. Avevo conosciuto la povertà negli anni difficili della prima guerra mondiale. All'età di 14 anni ero un ateo convinto, così come lo sono oggi i comunisti. Avevo letto libri ateistici e oltre a non credere in Dio o in Cristo sentivo ugualmente di odiare quei principi considerandoli ingiuriosi per la mente umana.
Ma, come ho capito dopo, avevo già ricevuto la grazia di essere uno dei prescelti da Dio a divenire Suo testimone e per ragioni che non avevano a che vedere con il mio carattere, che era pessimo.
Benché fossi ateo, qualcosa di inesplicabile mi attirava alle chiese. Era difficile per me passare davanti a una chiesa senza entrarvi. Ad ogni modo, non comprendevo mai quello che succedeva in quelle chiese. Ascoltavo i sermoni, ma non parlavano al mio cuore. Ero persuaso che Dio non esistesse. Odiavo il concetto di Dio come un Padrone al quale avrei dovuto ubbidire. Odiavo il concetto errato di Dio che avevo nella mia mente. Ma desideravo tanto credere che esistesse un cuore amorevole al centro di questo universo. Avevo conosciuto poche gioie nella mia fanciullezza e gioventù. Desideravo tanto che ci fosse un cuore pieno di amore e che battesse anche per me.
Ero convinto che non esistesse Dio eppure mi affliggeva il pensiero che non ci fosse un Dio di amore. Una volta, mosso dal mio conflitto spirituale interno, entrai in una Chiesa Cattolica. C'erano delle persone inginocchiate che mormoravano qualcosa. Pensai: mi inginocchierò vicino a loro per afferrare ciò che dicono e ripeterò la loro preghiera per vedere se succede qualcosa. Recitavano una preghiera alla Vergine: "Ave Maria, piena di grazia". Ripetei le parole tante volte, guardai la statua della Vergine, ma non successe nulla. Mi rattristai enormemente.
E un giorno, benché fossi un ateo convintissimo, pregai Dio. La mia preghiera era press'a poco questa: "Dio, sono sicuro che tu non esisti. Ma se per caso tu esistessi ugualmente, cosa che però contesto, non è allora mio dovere credere in Te, ma piuttosto è obbligo Tuo di rivelarti a me". Ero ancora un ateo, ma l'ateismo non dava pace al mio cuore.
In quel periodo di sconvolgimento interiore, come ho scoperto più tardi, in un villaggio nelle montagne della Romania un vecchio falegname pregava così:"Mio Dio, ti ho servito in terra e vorrei avere il mio premio qui in terra come anche in cielo. E il mio premio dovrebbe essere che io non muoia prima di avere guidato un ebreo a Cristo, perchè Gesù discende dal popolo ebreo. Ma io sono povero, vecchio e malato, non posso andare in giro a cercare un ebreo. Nel mio villaggio non ce ne sono. Conduci tu stesso un ebreo nel mio villaggio e farò del mio meglio per guidarlo a Cristo".
Qualcosa di irresistibile mi attirò a quel villaggio, pur non avendo nulla da fare là. La Romania ha 12000 villaggi e io andai proprio in "quel villaggio". Il falegname, avendo saputo che ero ebreo, incominciò con il coprirmi di attenzioni come mai nessuno avrebbe fatto neppure per una bellissima ragazza. Vedendo in me la risposta alla sua preghiera mi diede da leggere la Bibbia. Già tante altre volte avevo letto la Bibbia, ma unicamente per interesse culturale. La Bibbia che egli mi diede era d'un altro genere. Come mi raccontò più tardi, aveva speso con sua moglie molte ore in preghiera per la conversione mia e di mia moglie. E la Bibbia che mi diede non era scritta tanto in lettere, ma piuttosto in fiamme di amore alimentate dalle sue preghiere. Non appena ne cominciai la lettura, mi misi a piangere confrontando la mia brutta vita con la vita di Gesù; la mia impurità con la sua purezza; il mio odio con il suo amore; e Dio mi accettò come uno dei suoi figli.
Poco tempo dopo, anche mia moglie si convertì. Ella condusse altre anime a Cristo e queste, a loro volta, condussero altre anime a Cristo; nacque così una nuova comunità evangelica in Romania.
Venne poi il periodo nazista. Dovevamo soffrire molto. In Romania il nazismo prese la forma di una dittatura di elementi estremi della chiesa ortodossa che perseguitarono evangelici ed ebrei.
Molto prima della mia consacrazione pastorale ufficiale, anzi prima ancora di prepararmi per il ministero, ero in realtà già il pastore della comunità di cui ero stato il fondatore. Ne avevo assunto la responsabilità. Mia moglie ed io fummo arrestati alcune volte, battuti e trascinati davanti ai giudici nazisti. Il terrore nazista era grande, ma era soltanto un saggio di ciò che sarebbe avvenuto sotto i comunisti. Fummo costretti a dare a nostro figlio Mihai un nome non ebraico per preservarlo da morte certa.
Ma c'era pure un grande vantaggio in questo periodo nazista: imparammo che le battiture fisiche si possono sopportare, che lo spirito umano con l'aiuto di Dio può sopportare anche le torture più orrende. Imparammo altresì la tecnica del lavoro cristiano clandestino e ciò fu una preparazione per una prova assai peggiore che stava per venire: l'imminente prova del fuoco! (Il mio ministero tra i russi, nella "cortina di ferro").

Testimonianza di Richard Wurmbrand, pastore cristiano evangelico romeno di origine ebraica, tratta dal suo libro:"Torturato per Cristo"che invito tutti quanti a leggere. Racconta quel che c'è da sapere sulla Chiesa Clandestina, e non solo.
Questo libro è stato particolarmente utile per far prendere coscienza al mondo libero degli orrori sperimentati dai nostri fratelli e sorelle dietro la cortina di ferro. Lunghi mesi in cella d'isolamento, anni di tortura fisica intermittente, sofferenza costante dovuta a fame e freddo, il tormento del lavaggio del cervello e della crudeltà mentale...sono queste le esperienze di un pastore romeno nel corso di 14 anni nelle prigioni comuniste. Il suo crimine, come quello di migliaia di altre persone, era la sua fede fervente in Gesù Cristo e la pubblica testimonianza di quella fede. Riunioni in case, seminterrati, boschi, il rischio di predicare apertamente agli angoli delle strade...pienamente consapevoli del costo delle loro azioni. Questa è la storia: un resoconto intramontabile del coraggio, della fede e dell'incredibile resistenza della chiesa clandestina che oggi come ieri continua a lottare per il proprio diritto alla fede in numerose parti del mondo. Di questo travaglio Richard Wurmbrand ci ha dato una visione bruciante e in definitiva redentrice.
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Ultima modifica: 04/06/2013 19:52 Da ferdy.
Ringraziano per il messaggio: francotecnos, anna rapa

Re: UN ATEO TROVA CRISTO 04/06/2013 22:46 #8666

Grazie alla sua notorietà internazionale di leader cristiano, alcune ambasciate estere si interessarono del suo stato presso il governo comunista ed ebbero la notizia che egli era fuggito dalla Romania.
Agenti della Polizia Segreta, camuffati da prigionieri rilasciati, informarono sua moglie di aver assistito al funerale del marito nel cimitero della prigione.
Il suo parentado in Romania e i suoi amici all'estero furono avvertiti che ogni ricerca sarebbe stata inutile, essendo certa la sua morte.
Dopo 8 anni venne rilasciato dalla prigione e subito riprese il suo servizio in seno alla Chiesa Clandestina. Due anni dopo, nel 1959, venne arrestato di nuovo e condannato a 25 anni di prigione.
Fu rilasciato nel 1964, in occasione di una amnistia generale e nuovamente continuò il suo ministero nascosto. Rendendosi conto del grande pericolo di una terza incarcerazione, i credenti della Norvegia negoziarono con le autorità comuniste il suo espatrio dalla Romania.
Il governo comunista aveva cominciato a "vendere" i suoi prigionieri politici e il loro prezzo si aggirava sulle 800 sterline per ogni prigioniero; ma il prezzo richiesto per Wurmbrand fu di 2500 sterline.
Nel maggio del 1966 egli testimoniò a Washington alla Sottocommissione per la Sicurezza Interna del Senato e si svestì fino alla vita per mostrare 18 profonde cicatrici che coprivano il suo corpo: il risultato delle torture subite! La sua drammatica storia attraversò il mondo sui giornali degli Stati Uniti, d'Europa e d'Asia.
Nel settembre del 1966 fu avvertito che il regime comunista romeno aveva preso la decisione di farlo assassinare. Ma malgrado le minacce di morte Richard Wurmbrand non è rimasto silenzioso. Egli è stato definito la "voce della Chiesa Clandestina" e il "Paolo della cortina di ferro".

Io ho letto "Torturato per Cristo". Mi sono visto mancante sotto tutti i punti di vista. Io godo della piena libertà per annunciare l'Evangelo ai perduti, non corro alcun rischio e pericolo rispetto a tanti nostri fratelli e sorelle in Cristo che sono in paesi dove è proibito (punito a volte anche con la pena capitale), solo essere dei cristiani. Mi trovo ora a scrivere su questo forum, e, sinceramente, davanti a tali persecuzioni, mi mancano le parole per scusarmi o per nascondere la mia inefficienza ed il mio imbarazzo. Magari pregassi. Basterebbe solo questo, ed invece...
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