“Come dunque potrei io fare questo gran male e peccare contro Dio?" (Genesi 39:9)
DETERMINATI A NON PECCARE
Viviamo in tempio difficili. La tentazione, cioè l’incitamento a peccare, giunge al cristiano dalle direzioni più disparate. Anche in passato, però, ero lo stesso. Giuseppe, uno dei figli del patriarca Giacobbe, dovette affrontare una dura prova, ma ne uscì vittorioso. La moglie di Potifar suo padrone, ufficiale di Faraone, “gli mise gli occhi addosso” e voleva indurlo a peccare. La tentazione cui fu sottoposto fu particolarmente pressante. La Bibbia dice che lei gliene parlava ogni giorno, ma Giuseppe non cedette. Come fece a resistere? Quale fu il segreto della sua vittoria? Egli fu determinato a non peccare, perché aveva imparato a temere il nome del Signore. Era consapevole che lo sguardo di Dio lo seguiva ovunque. Acconsentire alla richiesta, apparentemente allettante, della moglie di Potifar, oltre ad essere un offesa al suo padrone, era prima di tutto un oltraggio a Dio. Poiché Giuseppe temeva il Suo nome, fu risoluto nel dire no, nonostante l’insistenza della donna. Siamo altrettanto determinati a non peccare, quando la tentazione giunge al nostro cuore in modo pressante? Coltiviamo, ogni giorno il timore di Dio, mediante la preghiera e la meditazione della Parola, e saremo vittoriosi.