“Anche ridendo, il cuore può esser triste; e l'allegrezza può finire in dolore” (Proverbi 14:13)
Sotto la maschera
Il verso oggetto della meditazione di oggi mette a fuoco una realtà comune: spesso le apparenze ingannano. Quante persone appaiono sereni e felici, ma in fondo al cuore sono tristi ed angosciati. La maschera della felicità può essere indossata in qualunque luogo: fra le mura domestiche, a scuola, a lavoro e con gli amici. Lo sforzo di apparire felici, può ingannare chi ci sta più vicino, ma non può ingannare Dio, ne può liberare dall’agonia che attanaglia il cuore. Qual è la causa di tutta questa infelicità? Alcuni sono erroneamente convinti che se non avessero determinati problemi, se non fossero malati, se riuscissero a vedere realizzate le proprie aspirazioni, sarebbero felici. Ma è proprio così? Dalla Parola di Dio apprendiamo che la causa della tristezza, è di origine ben diversa. Il cuore dell’uomo è triste a causa del peccato che accomuna ogni persona e genera sofferenza. La tristezza, in altre parole, è causata dall’assenza di Gesù. Quando il peccato occupa il cuore, infatti, non c’è spazio per Cristo e dove non c’e Lui non può esservi vera gioia, perché non c’e salvezza, speranza, sicurezza, comunione con Dio e nessun bene spirituale. Qual è il rimedio a questa condizione? Gesù desidera rivelarsi al cuore di ogni persona perdonando da ogni peccato, riavvicinando l’uomo a Dio e portando la vera felicità. Invocalo con fede e non avrai bisogno più, di nessuna maschera.